Per non dimenticare una delle pagine più importanti e al contempo più tragiche della storia italiana l’Istituto del Nastro azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare – Federazione Provinciale di Latina e il Comando Artiglieria Controaerei di Sabaudia hanno organizzato un percorso storico biografico sulla Prima Guerra Mondiale, promosso in collaborazione con la casa editrice Herald Editore di Roma.
Opinioni e consulenze accreditate sono state presentate dal Gen. D. (r) Vito di Ventura.
La tavola rotonda, aperta dal Generale Carlo Maria MAGNANI, dopo il caloroso saluto del Generale Bernardo Barbarotto Comandante del Comando Artiglieria Controaerei, ha messo in evidenza le attività poste in essere sul territorio nazionale per ricordare la Grande Guerra nel suo primo Centenario (1915 – 1918); averlo realizzato all’interno di una importante struttura militare come il Co.ma.ca, dimostra il legame inscindibile tra l’istituto del Nastro Azzurro e le istituzioni sui territori. La componente scolastica rientra tra le prerogative di ogni progetto finalizzato alla memoria storica e alla cultura contemporanea.
Il Col. Cristiano Maria DECHIGIS, Capo Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, prendendo spunto dal tema “Azzurri che Valore” di Rocco Galasso Presidente provinciale del Nastro Azzurro di Potenza, ha parlato degli atleti in uniforme del primo ‘900, che la sorte li ha portati dai campi di calcio a quelli di battaglia e guadagnarsi, loro malgrado, onorificenze per gli alti meriti di eroismo e coraggio posti in essere. Anche oggi le Forze Armate hanno nel loro interno valorosi atleti nelle varie discipline che con la massima dedizione e spirito di sacrificio fanno onore alla nazione di appartenenza.
Isadora Medri, ha raccontato le storie dei ragazzi del ’99, analizzando il tema della chiamata alle armi di tutti coloro che, non ancora diciottenni, si trovarono loro malgrado ad affrontare l’orrore della Grande Guerra. Storie di vita vissuta ritrovate nelle lettere manoscritte di coloro che sentirono la guerra sulla propria pelle. Lavoro raccolto in un pregiatissimo volume edito proprio dalla casa editrice Herald Editore di Roma. La testimonianza di uno degli eredi del racconto – Andrea Abbiati, ha commosso i presenti nell’ aula magna riscuotendo molti consensi ed applausi di solidarietà umana.
La visita al museo storico ha visto la rassegna particolare di altri tre momenti fondamentali, legati ad altrettanti quadri espositivi di:
Salvatore Gonzalez, collezionista appassionato, dal Museo del Fronte e della Memoria di Gaeta si espongono autentici reperti storici del periodo bellico.
Marco Luconi, artista e collezionista iscritto alla Federazione Provinciale del Nastro Azzurro di Pistoia che ha disposto e preparato una serie di riproduzioni minuziose dei diversi momenti del conflitto con scene di vita quotidiana dei soldati al fronte.
Marco Monti, con le comunicazioni della Grande Guerra. Una realtà capace di varcare i confini oceanici (con telefoni campali e telegrafici, con decodifica dei segnali morse HIPP).
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