Un venerdi pomeriggio da dimenticare quello vissuto dagli Itrani e da tanti proprietari di appartamenti giunti nel centro collinare per trascorrervi i quattro giorni del ponte dell’Immacolata. Una improvvisa rottura della condotta idrica principale del paese ha lasciato la popolazione senza acqua dalle 15,30 alle 22,30.
Erano infatti le tre e mezza del pomeriggio quando, nel tratto terminale di via Santa Maria della Misericordia, a pochi metri dallo “stop” che fa immettere sulla statale Appia il traffico proveniente dal centro storico di Sant’Angelo e dal popoloso rione periferico di Campoli, è iniziata a sgorgare una polla di acqua dalla portata sistematicamente crescente, con le inevitabili critiche conseguenze per i locali che si affacciano sulla strada e sul manto d’asfalto della consolare Appia. L’improvvisa emergenza, affrontata con encomiabile impegno dagli agenti della Polizia Locale, dai militi della Benemerita della stazione di Itri e dai volontari della Protezione Civile, Emergenza Radio Itri, del presidente Antonio Maggiacomo, ha portato alla chiusura totale dell’unica strada che favorisce il deflusso da Itri alta (anche per il biasimevole ritardo con cui si è sempre rimandata la soluzione dell’ipotesi di una bretella alternativa all’Appia che passi per la zona Campoli dove basterebbe espropriare un tratto di settanta metri lineari per realizzare una validissima alternativa a una paralisi ormai quotidiana che si registra sul chilometro e mezzo dell’unica arteria che attraversa Itri). Sul posto è stata attivata una squadra di operai della ditta Giuseppe Carcone di Minturno che lavorando in condizioni anche rischiose (la benna dell’escavatore e gli operatori erano nella pozza d’acqua dove coabitavano cavi dell’Enel, tubature del gas, rete fognante e altro).
L’erogazione dell’acqua –trattandosi della condotta principale, quella che porta il prezioso liquido dal serbatoio della collina Cuccurone, da dove scende per ‘caduta’, a tutto il paese,- è stata chiusa per evitare lo svuotamento della maxi cisterna del Cuccurone, mentre, nella direzione opposta alla rottura, sono state chiuse le valvole per impedire lo svuotamento della condotta che serve la Itri di Nord Est, vale a dire la Civita Farnese, verso Campodimele, e la via Appia verso Formia. Grandi i disagi per le abitazioni private, i locali pubblici, gli opifici che lavorano con l‘acqua (caseifici e altro), i turisti giunti nelle loro seconde case a Itri prive di autoclave, che hanno dovuto attendere dopo le 22,30 per iniziare a vedere il ritorno dell’acqua nelle tubature domestiche.
Di Orazio Ruggieri
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