Il grado di civiltà di una comunità si misura dall’attenzione che essa rivolge a chi ha di meno: non è solamente una questione culturale, ma una responsabilità politica ben precisa. Lo sviluppo di un territorio, della sua economia, dei livelli di vivibilità non può infatti tradursi nella concreta possibilità di crescita della città, senza la tutela di chi “non ce la fa”.
A tal proposito, l’emergenza Covid ha evidenziato l’importanza dell’integrazione fra politiche sociali, sanitarie e realtà associative, e dello sviluppo di un approccio integrato che possa offrire risposte condivise e concordate per prendere in carico la persona nella sua globalità, diventando il centro dell’azione di programmazione e di responsabilità sociale, per tutelare e promuovere i suoi diritti.
Per questi motivi, all’interno del Programma di Mandato “La nostra rotta” per Cristian Leccese Sindaco, grande importanza è stata riservata alle tematiche della salute e del sociale.
Nell’ambito del progetto “Gaeta capofila di Distretto” e delle sfide di innovazione dei processi di gestione dei servizi sociali locali, Gaeta deve effettuare uno sforzo maggiore per saper accogliere le diverse esigenze della cittadinanza e perseguire il benessere comune. L’obiettivo è di realizzare una progettazione mirata e puntuale che risponda opportunamente ai bisogni del territorio, lontana da logiche di mero assistenzialismo e in grado di incentivare la promozione dell’autonomia, seppur in condizioni di svantaggio.
Attualmente l’Amministrazione comunale provvede all’erogazione di buoni spesa, che vanno a supportare più di 120 famiglie, e l’assegnazione di una Social/Family Card distrettuale, con concessione di contributi economici ad integrazione del reddito familiare. Per ampliare la platea dei beneficiari, il Comune di Gaeta ha inoltre modificato il regolamento dei Servizi Sociali, innalzando la soglia massima dell’ISEE per l’accesso agli aiuti, dai 5.000 ai 10.000 euro, garantendo un maggiore sostegno economico, sia in ordine continuativo che straordinario.
In merito all’emergenza abitativa, l’intento futuro è di creare gruppi-appartamento che possano risolvere urgenti esigenze, in attesa che le persone coinvolte in difficili dinamiche trovino una soluzione momentanea al problema.
Prezioso è inoltre il supporto della fitta rete solidale, composta da associazioni di volontari che lavorano in sinergia tra loro e con il Comune, pronte a rispondere “presente” nei momenti di necessità.
«Proseguendo su questa strada – ha commentato il candidato sindaco Cristian Leccese -, in linea con le indicazioni nazionali e regionali, stipuleremo accordi e convenzioni fra organizzazioni a vario titolo interessate, per agire in maniera concordata e raccordata, e intervenire razionalmente su più fronti a tutti i livelli di bisogno, ottimizzando le risorse disponibili. Le aree di intervento a cui rivolgeremo attenzione interesseranno le condizioni di maggiore vulnerabilità, che riguardano gli anziani, i giovani, i bambini e i disabili. Lavoreremo per progetti, elaborati a partire dalla rilevazione del bisogno e finalizzati al miglioramento della qualità della vita e del “bene-essere” di ciascuno, in modo che tutti possano sentirsi parte viva e attiva di una comunità unita e coesa, e nessuno possa percepire sé stesso come un “problema”».
Un bene-essere a 360 gradi, che comprenda un nuovo concetto di salute, “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità”, come definito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
«Promuovere la salute e la sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro – prosegue Leccese – significa attivare misure adeguate e azioni positive che permettano al cittadino di acquisire comportamenti sani e sicuri. In assenza di una visione strategica non è possibile dare risposte concrete al bisogno di salute della nostra comunità. Bisogna essere consapevoli che non abbiamo bisogno solo di progetti o di interventi singoli, ma di una nuova piattaforma di riferimento di tutto il sistema, che chiamiamo “cultura della salute” in grado di connettere nel suo insieme tutti gli elementi che compongono la sanità: i decisori politici, i cittadini e soprattutto tutti i professionisti che lavorano in sanità per creare le fondamenta di una nuova fase strategica, organizzativa e professionale per il Servizio Sanitario Nazionale. L’Amministrazione Mitrano ha già fatto molto in tal senso in ambito cittadino: l’apertura del centro ambulatoriale del Bambino Gesù; l’organizzazione di “Gaeta in salute”, una manifestazione che realizza centinaia di screening sanitari sulla popolazione residente; senza dimenticare la raccolta fondi per la realizzazione del centro di alta diagnostica presso il presidio Mons. Di Liegro, raggiungendo circa un milione di euro. Bisogna continuare su questa strada, realizzando ulteriori servizi a beneficio della collettività, non solo per aumentare il grado della qualità della vita, ma per garantire a tutti di vivere in una Città dove la salute e il benessere non sono solamente principi, ma rappresentano un fattore concreto!».
Comunicato stampa