Di Orazio Ruggieri.
ITRI – Non c’è nessuno in paese che non gli stia augurando, con sentimenti autenticamente sinceri, le migliori fortune nell’imminente riscontro elettorale. Ma non gli giungerà neppure un solo voto, da parte di quanti gli sono, oggi, tanto vicini, il 4 marzo prossimo. Sembra un ossìmoro logico ma, nella realtà, è proprio così. E sì, perché Salvatore Mazziotti, classe 1981, itrano doc, candidato nella” Lista Civica Zingaretti presidente”, plurilaureato, ideatore e curatore di convegni e di tanti momenti induttivi alla crescita socio culturale generale, sportivo praticante e già allenatore di giovanissimi “iniziati” al calcio, potrà godere dell’elettorato “passivo” (del consenso degli elettori, n.d.r.) della sola provincia di Roma, oltre che della città capitale. Referente privilegiato del vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, che ne ha subito apprezzato le non comuni doti di comunicazione e il genuino spirito di servizio, Salvatore Mazziotti, docente di Storia e Filosofia presso il Liceo “Cavour” della Capitale, una delle scuole più prestigiose di Roma, potrebbe, stando, per lo meno, alle manifestazioni consensuali finora pervenutegli dal variegato elettorato dell’Urbe e dei comuni che si rapportano ad essa come capoluogo di provincia, coltivare qualche timido sogno di accesso alla Pisana. Staremo a vedere! A Itri, come si diceva poc’anzi, tutti glielo augurano tanto sinceramente, non fosse altro per quel DNA di onestà comportamentale e di pensiero che ne contraddistingue la figura. E per il Mazziotti candidato alla Pisana, in paese si ipotizza, alla luce anche del brillante risultato che lo ha visto primo dei non eletti nella lista di centrosinistra contrapposta, nel 2016, alla formazione guidata dall’avv. Antonio Fargiorgio, eletto, poi sindaco, la sua leadership alla guida del raggruppamento che, alla prossima scadenza amministrativa, si opporrebbe al fronte del centrodestra. Ma sentiamo, dal suo profilo, un breve tratto curriculare che ne configura l’immagine. “Salvatore Mazziotti nasce a Formia il 1 dicembre 1981. Dopo gli studi classici, consegue la laurea in Filosofia nel 2005 presso l’Università degli studi di “Roma tre” con una tesi di laurea sull’etica del perdono dopo Auschwitz, approfondendo lo studio di autori quali Martin Heidegger, Vladimir Yankèlèvitch, Hannah Arendt e Jacques Derrida (relatore prof. Elio Matassi, correlatore prof. Giacomo Marramao). Nel 2088 consegue la laurea specialistica, “summa cum laude”, in Filosofia e studi teorico-critici presso l’Università “La Sapienza” di Roma, discutendo una tesi sui classici della Filosofia politica, in particolare Rousseau e Kant, sotto la supervisione del relatore prof. Giuseppe Bedeschi. Prosegue gli alti studi in Filosofia presso l’Università Pontificia Gregoriana di Roma approfondendo il nesso tra filosofia e bio-politica e tra filosofia e bioetica, licenziandosi “cum laude” in Filosofia per la Bioetica. Nel 2013 consegue l’abilitazione all’insegnamento della Filosofia e della Storia nei licei, discutendo una tesi in Storia sulla ricostruzione della memoria e sulla tragedia delle foibe. Dopo aver insegnato in diversi licei romani, attualmente esercita la sua professione presso il Liceo “Cavour” di Roma. E’ inoltre Presidente dell’Associazione Culturale “Krisis-Human Rights”, impegnata, da più di dieci anni, nella lotta contro ogni violazione dei diritti umani, in particolare pena di morte e tortura. In qualità di Presidente dell’Associazione Culturale “Krisis-Human Rights”, è anche Direttore artistico del Festival Cinematografico Krisis “Nelle periferie dell’esistenza” che coinvolge, ogni estate, un vasto pubblico di spettatori , attori ed esperti del settore. Nella cornice del Castello medioevale di Itri. Nel tempo libero, Mazziotti coltiva la sua innata passione per il calcio, rivestendo il ruolo di centrocampista nella Boca Itri, squadra di II^ categoria”. A seguire, nel suo breve profilo, le proposte guida di Mazziotti, docente, quale candidato. “Un’attenzione verso tutti i problemi legati alla diversabilità e la creazione di percorsi formativi che tengano conto di quello che è il nostro mondo, un mondo globalizzato ma anche colorato da più forme di esistenza. Un impegno costante nella lotta a tutte le discriminazioni, razziali e sociali, per creare strutture permanenti che tengano conto delle difficoltà economiche e del rischio di una deriva neofascista. La deriva culturale in cui il paese sta sprofondando fomenta l’odio verso gli altri e le forme più estreme di razzismo. A noi –conclude l’appello di Mazziotti- la responsabilità di ricostruire”.
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