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Eventi

San Patrizio al Testaccio, la festa più bella d’Irlanda nel cuore di Roma

La prossima settimana sono in programma in tutto il mondo le celebrazioni per la Festa di San Patrizio con un evento speciale al Testaccio.

 Accantonate le feste per il Carnevale e la Festa della Donna che sono un classico della nostra tradizione, l’Italia riscopre ogni anno con un calendario sempre più ampio e coinvolgente la festa di San Patrizio, una delle ricorrenze più amate del mondo.

San Patrizio al Testaccio, la festa più bella d’Irlanda nel cuore di Roma – Credits ANSA (gazzettinodelgolfo)

Per la verità l’Italia con San Patrizio ha poco a che fare: santo cattolico, ma non italiano, con una vita circondata da un fitto alone di leggenda e di mistero.

Chi era San Patrizio

San Patrizio, in gaelico irlandese Pádraig pare sia nato in Britannia. Ma della sua vera storia si sa pochissimo. Solo negli ultimi anni si è scoperto il suo vero nome, che era Maewyin Succat, con una ipotesi di data di nascita non certa ma considerata attendibile. Fino a una ventina di anni fa si pensava fosse nato nell’arco dei cinquant’anni tra la seconda metà del quarto secolo dopo Cristo e il quinto. Oggi in Irlanda, dove gli studi sulla sua vita continuano da decenni, hanno azzardato un anno di nascita. Il 385…

Di lui si sa invece certamente il giorno della morte: il 17 marzo, che è certificata la giornata dedicata al santo in ogni parte del mondo. Il St. Patrick Day.

Il santo d’Irlanda

A San Patrizio, un missionario, si deve l’evangelizzazione dell’Irlanda. Oggi è il patrono, uno dei santi più amati del mondo, venerato sia dalla Chiesa cattolica che dalla comunità anglicana.

Rapito da giovane e condotto in schiavitù in Irlanda, Patrizio riuscì a fuggire, per poi tornare di sua spontanea volontà spinto da una profonda vocazione religiosa, con l’obiettivo di diffondere il cristianesimo tra le popolazioni irlandesi, ancora prevalentemente pagane. A lui si attribuisce anche il celebre simbolo del trifoglio, che usò per spiegare il concetto della Trinità durante le sue predicazioni.

Per gli irlandesi, San Patrizio rappresenta non solo una figura religiosa fondamentale, ma anche un elemento essenziale dell’identità culturale nazionale. Ogni anno, il 17 marzo, giorno della sua morte, l’Irlanda e le comunità irlandesi sparse nel mondo celebrano il Saint Patrick’s Day, una festa diventata sinonimo di orgoglio nazionale, coesione culturale e spirito di appartenenza.

San Patrizio nel mondo – Credits ANSA (gazzettinodelgolfo)

San Patrizio nel mondo

Gli irlandesi sono un popolo di viaggiatori. A centinaia di migliaia hanno lasciato la loro isola per trasferirsi in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti dove le celebrazioni tradizionali irlandesi sono un punto fermo del calendario. Boston, città con una straordinaria presenza irlandese – basti pensare ai Celtics, la squadra di basket, ma anche all’università e alla presenza di decine di scuole cattoliche – vive la giornata di San Patrizio con un entusiasmo impressionante: la città si ferma offrendo celebrazioni che durano due giorni.

A New York centinaia di migliaia di persone scendono in piazza per ballare e cantare motivi popolari celtici: il fiume Hudson si colora di verde mentre una marea di persone invade il centro con una parata tra le più amate e festose della tradizione americana.

San Patrizio in Italia

In Italia San Patrizio fino a qualche anno fa era un giorno come gli altri, giusto qualche pub di ispirazione irlandese offriva prezzi speciali e una dotazione particolare di birre. Perché in Irlanda, ovviamente, esiste anche la birra di San Patrizio: ogni birrificio prepara la propria e la propone solo ed esclusivamente il 17 marzo. Fino a esaurimento scorte. Che per la verità si esauriscono sempre senza il rischio di dover smaltire gli avanzi.

Tuttavia in alcune città la festa è diventata un pretesto per creare qualche evento speciale davvero divertente.

San Patrizio al Testaccio – Credits ANSA (gazzettinodelgolfo)

San Patrizio al Testaccio

A Roma per esempio, questa settimana da venerdì fino a lunedì 17, il popolarissimo quartiere di Testaccio si trasformerà in un autentico villaggio irlandese con musica dal vivo, street food e tanta birra.

L’appuntamento di quest’anno è davvero importante anche per dimensioni e organizzazione. Quattromila metri quadrati allestiti come un vero e proprio villaggio irlandese, con musica, attrazioni, street food, un whiskey bar e, tantissima birra.

Il San Patrizio di Testaccio è anche sinonimo di buona cucina. L’area street food propone un menù rigorosamente irlandese, con i piatti più amati della tradizione dell’isola verde. E dunque Sheperd’s Pie, Colcannon, Boiled Bacon e il classico stew, lo stufato di carni e verdure miste. Non mancano spazi dedicati agli amanti del whisky con corner degustazione e master class specifiche dedicate a questa bevanda simbolo della cultura irlandese.

In cucina…

Il calendario degli eventi è ricco e diversificato. Si parte venerdì 14 marzo alle 18.00, con l’apertura ufficiale dell’area e la serata inaugurale affidata a un Djset. Il clou è per sabato 15 anche in considerazione della partita del Sei Nazioni di rugby tra Italia e Irlanda che verrà proiettata sul maxischermo.

Alle 21.00 il concerto dei Foggy Brew, gruppo romano attivo da oltre cinque anni che propone con un collettivo di otto musicisti ottima musica folk irlandese ispirata alla tradizione dei grandi gruppi della storia celtica: come i Pogues, per citare l’esempio più classico. Ma anche Dubliners, Go Lucky Four, Tuan. I loro brani parlano delle guerre civili e delle ribellioni nei confronti di Regno Unito e Gran Bretagna. Canzoni popolari che rivendicano l’unicità della cultura irlandese.

I Foggy Brew saranno sul palco anche nella serata di lunedì 17 per la giornata più attesa quella che chiuderà l’evento.

Stefano Benzi

Sono nato a Genova ma vivo da più di trent'anni a Milano dove da sempre mi occupo di informazione. Sono giornalista professionista dal 1988 con molte esperienze in TV. Ho diretto Eurosport, Sportitalia, lavorato per Sky, Antenna 3 Lombardia. Poi radio (RTL 102.5) e ho scritto per numerose agenzie, quotidiani e innumerevoli siti. Adoro il mio lavoro, continuo a studiarne evoluzione e sviluppi occupando di sport, spettacolo, cronaca italiana ed estera. La mia grande passione da sempre è la musica.

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