Paolo Bonolis poteva essere alla conduzione del Festival di Sanremo 2025, a sorpresa è lui stesso a rivelarlo. Ecco qual è stata la sua risposta.
Il Festival di Sanremo 2025 non è poi così lontano, ancora poche settimane e inizieremo ad avvertire l’atmosfera tipica del periodo che anticipa la kermesse, ormai da qualche anno attesa anche dai più giovani. Gran parte del merito è di Amadeus, che ha condotto le ultime cinque edizioni, dando la possibilità anche a chi si è fatto conoscere attraverso un talent show di partecipare, così da ampliare la platea degli spettatori.
A raccogliere la sua eredità non è certamente uno sconosciuto ma Carlo Conti, che lo ha già fatto in passato, forte della fiducia che la Rai ha in lui. Pochissimi lo sanno, ma tra i papabili c’è stato anche un altro conduttore amatissimo, come Paolo Bonolis.
A svelarlo è stato il padrone di casa di “Avanti un altro”, che tanti ritengono sprecato alla guida del game show di Canale 5 che tornerà in onda dopo le feste. Almeno per i prossimi due anni la sua presenza è da escludere, visto che il toscano ha un contratto biennale, anche se dopo di lui c’è chi è pronto a scommettere su Stefano De Martino. Ma siamo sicuri che il diretto interessato sarebbe stato felice di tornare alla guida della maniestazione canora?
L’idea di vedere Paolo Bonolis alla guida del Festival di Sanremo 2025 non è stata solo un’ipotesi, ma una proposta vera e propria, che lui ha evidentemente preso in considerazione. È lui stesso a parlarne, anche se le sue parole potrebbero non fare piacere a Carlo Conti, che poche settimane fa aveva scelto di averlo come giudice a “Tale e Quale Show”, forte della stima che ha per lui.
“Me l’hanno chiesto, certo – ha detto a ‘Un giorno da pecora’, ospite di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro -. Io però ho detto che avevo gente a casa”. Una “scusa” quindi davvero particolare e all’insegna del sarcasmo, caratteristica che è tipica del suo stile di conduzione ormai da tempo e che è tra i motivi del suo successo. A questo ha aggiunto un’altra battuta altrettanto divertente: “Hanno citofonato a casa ed era un Dhl con dentro un dirigente Rai, ma avevo altre cose da fare”.
È però sbagliato pensare che lui abbia declinato l’offerta per timore di non riuscire a reggere i numeri di Amadeus, del resto la sua carriera parla per lui, non avrebbe alcun motivo per invidiare il collega: “No, non è per quello. Non è una gara. Una risposta carina sul 72% di share raggiunto da Amadeus l’ha data Carlo Conti: ‘Io non finirò mai alle 3 di notte’
Da escludere invece la possibilità di rivederlo in Rai con un contratto stabile, magari per occuparsi di trasmissioni più importanti rispetto a quanto accaduto negli ultimi anni, su questo lui vuole essere chiaro. “Ci sono altri modi per tornare in Rai. Infatti eccomi qua. Io sto bene dove sto. Sto bene a Mediaset, sono stato bene in Rai, sto bene a casa, sto bene qui con voi: io ho la sindrome del soprammobile. Dove mi metti sto” – ha concluso.
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