Il 10.06.2016 alcuni ragazzi di Santi Cosma e Damiano si sono recati presso l’ufficio protocollo del comune e hanno presentato una petizione popolare, con annessa raccolta firme (circa cento), nella quale chiedono chiarimenti sulla gestione dell’accoglienza di alcuni immigrati che da alcuni giorni popolano il nostro comune. L’intento della petizione che non è in nessun modo spinta da sentimenti razzisti come erroneamente apparso su diversi organi di stampa e come qualcuno ha inteso gridando subito al razzismo evitando il confronto ed ignorando i propositi della petizione, ma bensì dalla volontà di stabilire una sana e regolare convivenza tra gli abitanti del comune e i nuovi ospiti.
Pertanto i presentatori e i firmatari della petizione, tengono a esprimere unanime condanna e sdegno per il grave e spiacevole episodio verificatosi qualche giorno fa presso l’abitazione adibita a centro accoglienza, si augurano che tale episodio scellerato rimanga isolato e non si verifichino altri episodi di tale natura. Si auspica una fattiva collaborazione di tutte le istituzioni come è già emerso da un primo incontro con il sindaco.
Ecco il testo della petizione
Con la presente petizione popolare si vuole portare all’attenzione delle autorità destinatarie della missiva il caso della civile abitazione, sita in Via Stradone nel comune di Santi Cosma e Damiano, trasformata da un’associazione denominata G.U.S. (Gruppo Umana Solidarietà), in una struttura di accoglienza per circa 14 cittadini extracomunitari.Dalle notizie assunte, le 14 persone non hanno conoscenza della lingua italiana e quindi sarebbe opportuno che un delegato dell’associazione sia perennemente (cosa che al momento non accade) presente all’interno dell’abitazione, per poter far fronte a problematiche, urgenze e perché no, a controllare/gestire i 14 ragazzi.
Gli scriventi chiedono al Signor Sindaco e all’amministrazione tutta:
L’ assidua presenza nella struttura di un operatore h24 che possa coadiuvare e indirizzare l’inserimento nella realtà locale dei soggetti ospitati.
Farsi carico di richiedere alla Prefettura di Latina se prima di accettare la richiesta dell’associazione su citata di prendere in carico i 14 cittadini, l’organo di governo ha verificato mediante sopralluogo o acquisizione/visione di documentazione, il rispetto della normativa igienico-sanitaria della civile abitazione trasformata in luogo di accoglienza.
Richiedere all’AUSL competente per territorio, un sopralluogo allo scopo di controllare se la civile abitazione rispetti la rigida normativa igienico-sanitaria e di sicurezza prevista per le strutture di accoglienza.
Per concludere, i sottoscritti chiedono alle autorità un maggior controllo al fine di tutelare la loro e la nostra incolumità in quanto cittadini.
Signor Sindaco, questo e solo questo è l’intento di chi ha firmato la petizione; da parte nostra non c’è nessuna forma di razzismo. Nostro obiettivo principale è quello di salvaguardare la dignità e il benessere igienico di questi ragazzi, molti dei quali minorenni, che hanno affrontato ogni sorta di problema, avversità (come noto a tutti noi dai numerosi servizi giornalistici) per cercare di raggiungere la nostra nazione.
La nostra Repubblica si fonda, infatti, sul rispetto di tutti i cittadini, i quali devono avere pari dignità sociale senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione e opinioni politiche.
Dopo i controlli richiesti, l’ardua sentenza.