Quando scaldi il latte dovresti fare sempre molta attenzione, specie se si sta preparando il biberon per un piccolo. I rischi sono molteplici.
Esistono tanti modi di scaldare il latte. Di solito si privilegia la comodità: si punta a un risultato veloce. In realtà, sarebbe meglio evitare alcune pratiche per evitare di compromettere il sapore e la qualità del prodotto e, soprattutto, per non rischiare pericolose contaminazioni. Di base, il metodo consigliato è quello più antico: scaldare il latte lentamente a fuoco basso in una pentola, preoccupandosi di mescolare con frequenza, in modo da evitare che si bruci sul fondo.
Così facendo si è certi di poter preservare al meglio il sapore e tutte le preziose caratteristiche organolettiche della bevanda. Ma cosa succede, invece, se scaldi il latte in altro modo? Ci sono alcuni metodi sconsigliati, altri proprio da evitare.
Oltre alle classiche pentole, si è soliti sfruttare anche le pentole antiaderenti (proprio per evitare che il latte si attacchi sul fondo) o il microonde. In certi casi, invece, si usa un bollitore. Oltre allo strumento usato per scaldare conta anche il tempo e l’intensità del riscaldamento. C’è, per esempio, chi opta per la fiamma alta, per arrivare prima al bollore. E c’è chi opta per la bollitura prolungata o per il riscaldamento del latte già bollito in precedenza.
Fai attenzione a come e a quanto scaldi il latte: cosa rischi
Partiamo dal microonde. Riscaldare il latte nel microonde può causare innanzitutto un surriscaldamento irregolare, creando punti bollenti che possono alterare il sapore e la consistenza della bevanda. Inoltre, il latte può facilmente traboccare. Secondo alcuni, il microonde potrebbe anche rendere tossico il latte. Non è vero, almeno se non si usano i contenitori sbagliati. Bisogna evitare di usare della plastica qualsiasi (quindi va sempre evitato l’inserimento del biberon di plastica).
Il microonde non è dunque lo strumento ideale per riscaldare il latte per i più piccoli. Tale metodo di cottura altera le proprietà nutrizionali del latte e crea punti di calore non uniformi che rischiano di scottare la bocca del piccolo. Se si vuole usarlo, bisogna scaldare solo la bottiglia, eliminando ghiera, tettarella ed eventuali sistemi di ventilazione e anticolica. E poi bisogna agitare il tutto e lasciarlo un po’ raffreddare.
Sfruttare delle pentole antiaderenti può sembrare una buona idea, ma anche in questo caso si può ottenere un riscaldamento irregolare. Lo strumento da privilegiare è sempre la pentola in acciaio inossidabile o con fondo spesso. Fra i comportamenti sbagliati c’è anche quello di scaldare il latte a fiamma alta.
Facendo così si causa una pellicola sulla superficie e si ottiene un sapore bruciato. Dunque, è meglio se scaldi il latte a fuoco basso o, al massimo medio. Non conviene nemmeno bollire il latte per lungo tempo. Facendo ciò si riduce il contenuto di nutrienti e si altera il sapore della bevanda. Il segreto è far andare avanti la cottura fino al raggiungimento di una temperatura abbastanza calda, oltre è inutile.