In data 13 febbraio 2015 i Comitati riuniti del Golfo, composto dal Comitato contro le polveri del porto e l’Assemblea Popolare del Golfo di Formia, hanno inviato un ennesimo esposto al Presidente dell’Autorità Portuale Civitavecchia / Fiumicino / Gaeta, alla Capitaneria di Porto di Gaeta, all’ Agenzia delle Dogane di Gaeta, al Gruppo della Guardia di Finanza Formia, al Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gaeta, alla Tenenza dei Carabinieri di Gaeta, Polizia Locale di Gaeta e al Sindaco del Comune di Gaeta, per la violazione al Decreto dell’Autorità Portuale di Civitavecchia / Fiumicino / Gaeta n. 8/2013 e dell’Ordinanza del Comando Vigili Urbani di Gaeta n. 130/2013.
Come si può vedere dalle foto in allegato, in data 9 febbraio 2015, si continua a scaricare merce polverosa di colore bianco, anche con vento teso, e questo comporta il liberarsi nell’aria di una quantità enorme di polvere, contrariamente a quanto previsto dal Regolamento, il quale dispone che le benne utilizzate per lo scarico delle merci polverulente devono essere movimentate con una velocità idonea atta ad impedire l’innalzamento in aria delle medesime merci.
Difatti presso la banchina “Cicconardi” operava, negli istanti descritti sopra, una gru di colore rosso i cui movimenti provocavano in aria enormi innalzamenti di materiale polverulento di colore bianco così come debitamente descritto nelle foto allegate.
Nonostante le numerose segnalazioni fatte alla Capitaneria di Porto di Gaeta, le operazioni portuali sono continuate in palese violazione del Regolamento citato, anche in data 10 febbraio 2015, provocando enormi e preoccupanti spargimenti di polveri “bianche” .
Alla luce di quanto sopra,
– considerato che secondo l’art. 5 del Regolamento citato “tutti” i Corpi di Polizia giudiziaria competenti in ambito portuale sono “incaricati dell’esecuzione e dell’osservanza del presente Regolamento e, per ogni violazione riscontrata, oltre all’applicazione delle relative sanzioni, dovranno tempestivamente darne comunicazione all’Autorità Portuale per i conseguenti adempimenti…”;
– considerato la responsabilità dell’Autorità Portuale di “disporre d’ufficio”, nei confronti dell’Impresa Portuale interessata le dovute sanzioni ivi previste,
i Comitati riuniti del Golfo hanno richiesto nuovamente:
– all’Autorità Portuale se sono state applicate le dovute sanzioni previste dall’articolo 5) del citato Regolamento e di sapere il numero di sanzioni che sono state comminate alla medesima Impresa Portuale;
– alla Capitaneria di Porto di Gaeta se sono state comunicate all’Autorità Portuale le palesi violazioni di cui trattasi come disposto dal dodicesimo capoverso dell’art.12 del citato Regolamento.