Scauri, Daniele Sepe in concerto

20140821-170723.jpgLo staff della Tintarella è onorato e felice di presentare un artista di caratura internazionale, un musicista di enorme spessore che affonda le sue radici nel fermento della Napoli degli anni 70/80, in cui la proverbiale creatività partenopea ha intrapreso l’esplorazione tanto delle proprie tradizioni storiche che della musica mondiale, operando originalissime commistioni e sintesi di generi apparentemente lontani, ma legati da profonde affinità.
Lo studio della lezione dei classici al conservatorio, l’enorme eredità della melodia popolare, l’incontro con il jazz, soprattutto, ed il rock, e poi la ricerca di quelle radici comuni che permettono di raggruppare tutto ciò sotto il termine ‘musica’: ne nasce una world music particolarissima, che riflette appieno tali curiosità e aperture: spruzzate folk, echi jazz, virate rock (con un occhio di riguardo per Frank Zappa), riflessi classici e accenti di musica popolare (a partire dalla lezione del cantautore cileno Victor Jara).
E’ questa la musica di Daniele Sepe, sassofonista di primordine del panorama italiano ed internazionale, musicista eclettico e sempre ispirato, improvvisatore d’eccezione, accompagnato da una band che unisce estro ad estro, per regalare, ad ogni esibizione, sensazioni ed emozioni che potranno ripetersi soltanto al prossimo incontro con la sua musica…

Per dirla con le sue stesse parole: “la musica è qualcosa che è stato sempre ‘globale’… Già per esempio Stravinsky che faceva Pulcinella era un primo esempio di musica globalizzata, d’altronde la maggior parte della musica popolare di
questo secolo è una musica fatta di immigrazione, pensiamo al Tango al Reggae o al Calipso per esempio. Gli artisti, tutti, hanno sempre ricercato nuovi spunti e nuove fusioni in ciò che sentivano di nuovo.

Vi aspettiamo, dunque, nella cornice del nostro splendido Golfo, per godere tutti insieme, in spiaggia, di uno spettacolo che porta la Grande Musica sul nostro litorale…

Non mancate: Venerdì 22 Agosto 2014, Lido La Tintarella.

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