Non riuscire a prendere sonno è un vero incubo: occhio a questi errori, è il momento di cambiare abitudini.
Siamo ormai tutti consapevoli di quanto il sonno sia essenziale per la nostra mente e il nostro corpo. Un riposo adeguato è necessario a ogni età, ma un problema molto comune può riguardare la fase di “addormentamento”. A tutti sarà capitato, prima o dopo, di infilarsi sotto le coperte stanchi e con gli occhi che già si chiudono, per poi finire per girarsi e rigirarsi nel letto senza riuscire ad abbandonarsi alle braccia di Morfeo. A quanto pare, potrebbe essere colpa di questi errori: è il momento di cambiare abitudini.
Ovviamente, è bene chiarire che un conto è il non riuscire a prendere sonno di tanto in tanto, magari dopo una giornata particolarmente stressante e un altro è soffrire di insonnia cronica. Di fronte a quest’ultima eventualità rivolgersi al proprio medico o comunque ad un esperto è sempre la scelta migliore. Vediamo, ora, quali sono le abitudini che dovremmo “eliminare” prima di dormire e perché.
Partiamo dal presupposto che, a seconda dell’età e di un’altra serie di fattori soggettivi, il fabbisogno di sonno potrebbe variare e, di conseguenza, ascoltare il proprio corpo e la propria mente e comprendere, così, quante ore ci occorrono per “ricaricare le pile” è molto importante. Assodato questo, dovremmo poi fare attenzione ad alcune abitudini che non ci aiuterebbero al momento di dormire.
Un primo errore comune riguarderebbe i pasti. Mangiare troppo, troppo presto, troppo tardi o anche troppo poco, prima di dormire, potrebbe influire sul nostro sonno e sulla sua qualità. Potremmo ritrovarci a svegliarci affamati o, al contrario, sentirci appesantiti a causa di difficoltà a digerire. Ecco perché scegliere un’alimentazione sana ed equilibrata è essenziale.
Attenzione, poi, all’esposizione alla luce blu causata da schemi come quelli di pc, tablet e simili proprio poco prima di coricarci o addirittura a letto. Questi potrebbero influire sul normale ritmo “sonno-veglia” e, dunque, non consentire al cervello di rilasciare quei mediatori che inducono il sonno.
Lo stress, ovviamente, non aiuta. La frenesia della vita quotidiana potrebbe causarci uno stato fisico ed emotivo specifico che non aiuterebbe a conciliare il sonno. Concedersi un po’ di relax, durante la giornata, sarebbe un dettaglio da non sottovalutare. Una semplice routine rilassante, prima di coricarci, potrebbe contribuire ad un sonno migliore.
Occhio, poi, al riposino pomeridiano. Può essere ristoratore, certo, ma nei tempi e nei modi giusti. Esagerare, ad esempio, potrebbe influenzare il sonno della sera e della notte, alterandone la qualità. Infine, a quanto pare, un errore comune sarebbe quello di trascorrere del tempo a letto svegli o, meglio, troppo tempo. Il corpo, infatti, si abituerebbe, quando, invece, occorrerebbe creare una sorta di associazione “letto significa sonno”.
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