La seduta del Consiglio Comunale convocata, tra l’altro, per la approvazione del Bilancio Consolidato 2016 (obbligo di legge da evadere entro l’imminente termine del 30 settembre) e per una ulteriore discussione sulla persistente crisi idrica, ha visto la maggioranza PD-PDL non in grado di assicurare il numero legale.
Il Consiglio, aperto regolarmente grazie alla responsabile presenza di tutte le opposizioni, richiesta dal gruppo Sinistra Italiana e sostenuta dalle altre forze di opposizione, ha votato all’unanimità una inversione dell’ordine del giorno perché la discussione sulla crisi idrica potesse essere svolta in apertura delle seduta anziché in coda.
Dopo due ore di discussione sulla persistente crisi idrica e sulla dovuta solidarietà da dare a quei cittadini che sono stati raggiunti da provvedimenti da parte dell’Autorità giudiziaria per le manifestazioni pubbliche di protesta conseguenti la esasperante mancanza d’acqua, maturata l’ipotesi di votare un ordine del giorno in tal senso, già sottoscritto da alcuni consiglieri di opposizione presenti e di cui il capo gruppo di Sinistra Italiana si accingeva a leggerne il testo in aula, la maggioranza PD-PDL ha chiesto una sospensione della seduta per valutare la condivisibilità del documento di solidarietà già predisposto.
Sospesa la seduta, anziché approfondire il testo già predisposto, la maggioranza PD-PDL si è improvvisamente dileguata col preciso scopo di non consentire la riapertura del consiglio per la votazione dell’ordine del giorno.
Questi i fatti. La maggioranza PD-PDL, come è emerso anche da alcuni interventi di suoi esponenti, ha ritenuto che i cittadini possono e debbono essere lasciati soli nelle loro giusta protesta per la difesa del diritto ad un bene primario come l’acqua. Grave e vergognoso il comportamento dell’intera maggioranza PD-PDL.
Grave sul piano Istituzionale perché, dopo averne chiesto espressamente la sospensione avrebbero dovuto consentire la ripresa del Consiglio e, se in disaccordo con la proposta delle opposizioni, avere il coraggio di manifestarlo apertamente anziché disertare la seduta. Vergognoso verso i cittadini che meritavano e meritano la solidarietà del Consiglio Comunale.
Testo sottoscritto dai consiglieri di opposizione: “La grave crisi idrica che da mesi colpisce Formia e il sud pontino in generale, da attribuire non solo alla scarsa piovosità ma anche, e soprattutto, allo stato di degrado della rete idrica su cui il gestore Acqualatina non è intervenuto per tempo, ha ingenerato comprensibili stati di agitazione nella popolazione. Popolazione che, sopraffatta dalla mancanza del bene primario dell’acqua, ha anche manifestato pubblicamente lo stato di forte disagio in cui versa.
A seguito di ciò, diversi cittadini sono stati raggiunti da provvedimenti della autorità giudiziaria.
Senza voler entrare nel merito della questione, questo Consiglio Comunale ritiene che ogni azione popolare sia stata dettata dalla necessità di dover difendere il diritto ad un bene primario e, quindi, attuata in evidente stato di necessità e di bisogno. Esprime, quindi, il Consiglio, solidarietà ai cittadini oggetto di tali provvedimenti, confidando nella positiva soluzione della vicenda giudiziaria a favore degli stessi. Firmato: Giuseppe Bortone, Maria Rosaria Battaglia, Amato La Mura, Antonio Di Rocco, Mattia Aprea, Dario Colella, Mattia Zannella, Sabino Mauro Delle Donne, Nicola Riccardelli”
SINISTRA ITALIANA GRUPPO CONSILIARE FORMIA BORTONE GIUSEPPE – BATTAGLIA MARIA ROSARIA
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