Ampia e attenta è stata la partecipazione alla conferenza di programma organizzata dalla Federazione provinciale di SEL a Fossanova.
I partecipanti hanno discusso su come ricostruire una Sinistra in questo paese ed in questa provincia partendo dalla condizione umana “il più acuto ed irrisolto dei problemi del nostro tempo“.
La crisi ha scavato nella carne viva degli individui della nostra provincia. La crisi nella sua
multidimensionalità: economica, sociale, ecologica, morale.
Lo sfascio del territorio, l’abusivismo edilizio, sono il prodotto di una classe politica che ha governato per decenni questo territorio avendo nel cemento il suo becero modello di sviluppo ed il collante che teneva insieme il suo blocco di potere. Un blocco sociale insofferente delle regole e del buon uso del territorio.
Nel generale declino dell’apparato industriale e del comparto agricolo, questa classe politica non ha avuto uno straccio di idee per delineare uno scenario che incammini la provincia verso un futuro diverso. E’ stata attenta alla gestione dei grandi servizi quali Acqualatina, la gestione del ciclo dei rifiuti.
Un’attenzione non alla qualità del servizio ma alla gestione di un potere che potesse consolidare il proprio blocco. Acqualatina ne è l’esempio paradigmatico. Una gestione privatistica dell’acqua che è servita solo a riempire i consigli di amministrazione non di esperti in management o altro ma solo di fedeli servitori del padrone locale.
Le recenti elezioni provinciali hanno si mandato a casa un pezzo della classe politica di centrodestra che ci ha sgovernato ma ha prodotto una maggioranza allineata al quadro nazionale e che non rompe chiaramente con la passata gestione e con estrema franchezza bisogna dire che i primi atti continuano nella logica di premiare i fedeli.
La conferenza ha quindi discusso di come organizzare un percorso, sicuramente non breve, che porti ad una forte sinistra di alternativa e di come si possa colmare il divario tra l’ispirazione, la costruzione di una sinistra, e la pratica quotidiana del partito. Questo divario si colma mettendosi in cammino, domandando.
Bisogna camminare nelle vertenze e nei conflitti sociali creando reti con organizzazioni, associazioni, comitati.. Bisogna colmare insieme quel vuoto tra ispirazione e pratica quotidiana.
Bisogna provarci e la conferenza propone allora di creare, a livello provinciale, un tavolo di consultazione tra le varie forze interessate e organizzare iniziative e battaglie comuni.
Una prima iniziativa comune potrebbe interessare Acqualatina, avendo la capacità di
tracciare un percorso di ripubblicizzazione che sia praticabile ed abbia gambe solide.
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