Negli ultimi mesi la città di Formia è in grandissimo fermento sotto il profilo dell’integrazione sociale.
Basti pensare che nel giro di neanche due mesi si sono susseguiti due eventi esemplari: “La diversità è un elemento naturale”, manifestazione organizzata dallo studente D’Angelis contro ogni forma di discriminazione, da quella di matrice omofoba, passando attraverso i diversamente abili, a quella razziale.
“Accadde a Laramie”, commedia teatrale che racconta una vicenda realmente accaduta, fine anni ’90, ad un giovane ragazzo statunitense, ucciso di botte solo perché “reo” di essere gay; il regista, nel riarrangiarla, è stato anche ispirato da un recente episodio, non di quella estrema gravità, ma increscioso, verificatosi nel territorio sudpontino.
Il circolo cittadino di Sinistra Ecologia Libertà di Formia, da sempre vicina alla tematica dell’integrazione sociale, chiede, nello specifico, alla propria città, alle componenti istituzionali, di condividere l’istituzione del registro delle unioni civili. Un atto di civiltà che dobbiamo non solo ai nostri cittadini GLBT ( Gay, Lesbian, Bisexual, Transexual ), ma anche alle coppie eterosessuali non sposate e conviventi che vorrebbero veder riconosciuti i proprio diritti che, per ora, sono ridotti al minimo.
Altresì si ritiene che sia giunto il momento di dare un segnale forte impegnandosi ad istituire, altresì, una spiaggia gay friendly. Torna utile, per buona pace, specificare che la suddetta non sarebbe né una spiaggia privata né ghettizzante della comunità GLBT; in Italia abbiamo l’esempio che si tratta di spiagge aperte a tutti; esse sono individuabili con la presenza nella zona dedicata di una bandiera arcobaleno, emblema dell’universo GLBT, per segnalare l’eventuale presenza di una componente umana degna di garanzie, alla pari di tutti; il fine ultimo è di assicurare ai cittadini di vivere liberamente il proprio essere soprattutto senza doversi preoccupare di incappare nell’odio e nelle azioni poco consone e rispettose di qualche incivile.
Questi però, sono soltanto due aspetti di un progetto molto più ampio: “Formia città senza barriere”, scritto in modo chiaro ed ufficiale accanto al “Benvenuti” all’ingresso della nostra città, affinché si capisca che Formia è pronta, senza barriere.
Questi saranno segnali tangibili di impegno condiviso di civiltà.