Si avvicina una data importante per chi, come SEL, crede e promuove da sempre i valori della democrazia e della solidarietà, dell’uguaglianza e della libertà di espressione, contro ogni forma di nazifascismo, comunque denominata.
Non possiamo e non dobbiamo dimenticare che l’Italia deve la propria libertà ai suoi caduti partigiani. La vittoria è l’atto finale di una Resistenza che è costata un largo tributo di sangue. Il 25 aprile 1945 ha segnato il culmine di anni oscuri e difficili dell’opposizione politica e morale al fascismo e la vittoria della lotta per la libertà.
Oggi, mentre ricordiamo i caduti della Resistenza, che ha visto protagonisti attivi anche i nostri concittadini, non possiamo non guardare con sospetto e preoccupazione quelle ‘formazioni’, presenti a Formia, che appaiono visibilmente ispirate all’ideologia fascista. Inquietante in tal senso è la costituzione del movimento “Identità formiana”, cui appartengono figure fortemente legate a Forza nuova e a CasaPound, ed il cui nome lascia già, di per sé, presagire una pericolosa “chiusura” ed intolleranza, tipicamente salviniana. La contestazione violenta sollevata da esponenti di “Identità formiana” in ordine alla installazione di una bacheca, e lo scontro che ne è derivato con militanti di rifondazione comunista, appare sintomatica delle modalità di azione di questo gruppo. Ciò a prescindere da ogni valutazione di merito sull’opportunità della collocazione di tale bacheca.
Al di là delle buone intenzioni (?!) di quanti altri, forse anche ingenuamente, si avvicinano e/o costituiscono realtà associative per la salvaguardia e il benessere dei cittadini formiani, ne temiamo possibili infiltrazioni di stampo reazionario che possano scardinare la dialettica democratica nella nostra città, da sempre antifascista.
SEL dichiara con forza il proprio antifascismo e invita tutti a ricordare i valori su cui si fonda, ripudiando qualsiasi forma di intolleranza possa mettere in pericolo i principi di democrazia e libertà da cui è nata la nostra Repubblica.