Senza Sipario, il successo della stagione d’attore e d’autore

remigiopaone1Nove spettacoli, 9 compagnie nazionali, 17 repliche in abbonamento, 3500 presenze di pubblico, 40 artisti partecipanti, 4 spazi coinvolti (Teatro Bertolt Brecht – Teatro Remigio Paone – Teatro Ariston Gaeta – Teatro Auditorium Vittorio Foa), due città, 250 abbonati: questi alcuni numeri della XV Edizione della stagione d’attore e d’autore “Senza Sipario” interamente autofinanziata promossa dal Teatro Bertolt Brecht di Formia in collaborazione con l’Ipab SS. Annunziata all’interno del cartellone dei Teatri Riuniti del golfo.

Conclusasi ieri con il riadattamento beckettiano dell’”Uno, Nessuno e Centomila” di Pirandello della compagnia Krypton di Firenze eccezionalmente nella struttura recentemente inaugurata dell’Adutorium Vittorio Foa a Formia, tanti i protagonisti, le location, le tecniche, le diverse sfumature di emozioni e suggestioni che la rassegna ha offerto.

benvenutiDall’ineccepibile performance d’attore del monologo di Alessandro Benvenuti in “Un comico fatto di sangue” che il 12 ottobre apriva la stagione all’ironia di Ernesto Maria Ponte in “Parole Parlare”, dall’amarezza di “Sigmund & Carlo” di Libera Scena Ensemble di Napoli alla nostalgica riflessione del mezzo del cammin della nostra vita del quarantenne Gino Auriuso in “La vita mia la storia mia”.

E ancora dalla denuncia di “Edipo a Terzigno” all’uragano siciliano di Sergio Vespertino ne “Il Signor Vattelapesca”, dalla riflessione intragenerazionale di Garage con la regia di Lello Serao all’intensità magistrale dell’ “Enrico IV” di Antonio Salines fino al dialogo comico sui massimi sistemi di “Rascatura”.

Un viaggio meta teatrale che ha entusiasmato il pubblico confermando di appuntamento in appuntamento la qualità delle proposte e della direzione artistica firmata Maurizio Stammati: “Il teatro nel nostro territorio è un bene comune, la quarantennale attività del Teatro Brecht Brecht ha fatto si che diventasse il bisogno di una comunità allargata. E’ per questo che è necessario che gli enti e gli amministratori si facciano carico di dare il giusto sostegno a quello che risulta un bisogno al pari dell’ospedale e della stazione, affinchè non venga lasciato a se stesso, non venga paragonato ad una mera attività commerciale perché non è pensabile che la qualità venga compensata dalla vendita dei biglietti. Il successo della stagione Senza Sipario completamente autofinanziata dal nostro collettivo e dagli spettatori non ha la possibilità di continuare ad esistere così, si facciano i giusti ragionamenti, si trovino forme per garantire quella qualità per cui è necessaria la professionalità e quest’ultima è un costo che va condiviso. Se il teatro è un bisogno ed un bene comune, come dimostrato dai 16 anni della rassegna, va sostenuto come tale”.

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