“Un bellissimo traguardo e tanta, tanta emozione”.” Il “traguardo” citato da Sergio Forte, il primo formiano che partecipa ad una Olimpiade, sono i prossimi Giochi di Tokyo, in Giappone, ai quali prende parte nella veste di fisioterapista della Nazionale Italiana di Canottaggio. La partenza è per lunedì 12 luglio -fa sapere Amedeo Masella, curatore della nota divulgativa della notizia-mentre il rientro è fissato per il primo agosto. Tre settimane di avventure olimpiche con la responsabilità di tutelare e supervisionare il perfetto funzionamento dell’assistenza fisioterapica dei 27 atleti convocati dalla Federazione di Canottaggio, uno sport che in passato non ha lesinato grandi soddisfazioni ai nostri colori nazionali. Una tradizione che, assicura il dottor Forte, i 27 canottieri olimpionici sono fermamente intenzionati a portare avanti. Puntando, in particolare, in campioni dal curriculum già di grande prestigio, anche a livello di Giochi, come Simone Venier, vincitore già di tre medaglie d’oro e del duo Matteo Lodo e Giuseppe Vicino, bronzi alle precedenti Olimpiadi di Rio de Jianeiro, in Brasile. “Ma è tutta la squadra che è motivata al massimo, intenzionata a far bene e a dare grandi soddisfazioni agli Italiani, e sono certo che non ci deluderanno, grazie alla lunga, seria e attenta preparazione svolta da tutti nel Centro nazionale canottaggio di Sabaudia”, assicura il fisioterapista, che intende, tra l’altro, festeggiare in modo particolare (“Possibilmente con una o più medaglie…”), il suo compleanno il 19 luglio prossimo in piena Olimpiade, quando compirà 36 anni, dieci dei quali trascorsi al servizio degli atleti della Nazionale di Canottaggio italiana, al seguito della quale ha già partecipato a diversi campionati del mondo, meeting ed eventi sportivi internazionali. A Tokyo sarà affiancato dal medico Nicola Pucci. “Durante l’anno, e nei ritiri di preparazione – spiega Forte – siamo inoltre aiutati con profitto da uno staff di fisioterapisti, professionisti di grande esperienza, che ci permettono di assicurare ai nostri atleti tutta l’assistenza di cui hanno bisogno. Pur lavorando da una decina d’anni con la Federazione nazionale di Canottaggio e pur avendo partecipato a tanti altri importanti eventi sportivi nazionali e internazionali come Campionati mondiali ed europei, non posso nascondere che questa volta sono molto emozionato, felice e motivato a fare sempre meglio, perchè è la prima Olimpiade cui partecipo come fisioterapista e, mi onoro sottolinearlo, come cittadino di Formia, la mia città”, dove, va detto, è anche titolare di un importante studio fisioterapico noto in tutto il Basso Lazio e nel nord della Campania. “E’ un bel traguardo arrivare ai Giochi, prima di tutto per gli atleti che vi partecipano, ma anche per chi lavora per loro, dirigenti, accompagnatori, tecnici e personale medico-sanitario”, che – specifica ancora Forte – ha la responsabilità di seguire preventivamente gli atleti “con interventi fisioterapici generali e sedute ad personam sulla base delle caratteristiche fisiche di ogni singolo canottiere, sempre pronto comunque a intervenire in momenti di difficoltà, prima, durante e dopo le gare”. “Come è lo spirito della squadra alla vigilia della partenza per Tokyo?” chiede pure il Masella. “Lo spirito è alto, saldo e fortemente motivato da parte di tutti” assicura il fisioterapista, secondo il quale “c’è calma e serenità, nessuno è condizionato dall’attuale situazione di crisi pandemica, perchè siamo stati tutti vaccinati e tutti fortemente decisi a seguire le norme di tutela sanitaria; inoltre al Villaggio Olimpico di Tokyo saremo completamente isolati, a parte i momenti legati alle gare”. Buon viaggio, dunque, e buona Olimpiade da vecchio cuore formiano e…ad maiora!
Orazio Ruggieri