di Gabriella Gelso
In questi giorni ricorre un anniversario importante per Gaeta: l’ormai ex raffineria, motivo di vanto di tutto il comprensorio, la quale ha contribuito a far diventare la cittadina sud pontina prima come reddito pro-capite della provincia di Latina, compie sessanta anni.
Era il 14 ottobre 1957 quando l’allora grande e compianto sindaco di Gaeta professor Pasquale Corbo inaugurò tra una folla gaudente convenuta al pontile Petroli, al piazzale oggi ribattezzato dei SS. Cosma e Damiano, l’attracco della prima petroliera per scaricare olio grezzo da raffinare nella Boatti Petroli, sorta tra mille opposizioni di vario genere nella valle di Arzano ove tutt’oggi insistono enormi serbatoi di stoccaggio di prodotti petroliferi già raffinati che, tramite apposito oleodotto realizzato dall’allora Cavalier Monti insieme al Campo Boe (oggi eliminato), ancora alimenta l’area romana di Pomezia-Santa Palomba e gli aeroporti dell’Urbe. Impianto che ha sviluppato lavoro ed imprenditoria locale, regalando al nostro territorio un periodo d’oro e permettendo a molte famiglie di continuare a vivere a Gaeta.
Attualmente è in disuso, in attesa che la zona in cui è collocato possa essere riutilizzata per creare nuovo sviluppo e lavoro, di cui la città del golfo oggi ha veramente bisogno.