Il blitz dei carabinieri del Noe e del Reparto operativo di Frosinone è scattato martedì mattina. È l’ultimo atto, per ora, di un’inchiesta nata nel 2012. Fin d allora i militari, in collaborazione con l’Arpa, hanno individuato alcune irregolarità nella depurazione delle acque trattate negli impianti gestiti dalle società Acea Ato5 e Acea Ato 2, essendo emerso il superamento dei valori previsti della legge in fase di scarico finale.
Il pm, che ha concesso all’Ace la facoltà d’uso dei depuratori, nei prossimi giorni disporrà un consulenza per accertare l’effettiva funzionalità degli impianti e la loro idoneità tecnica a trattare le acque reflue provenienti dalle abitazioni dei centri urbani.
fonte corriere.it
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