Sgominata la “Nuova Gerarchia Casalese”: era attiva tra il napoletano e Minturno

Nelle prime ore della mattinata odierna, nelle province di Caserta, Napoli, Avellino, Nuoro e Pavia, i carabinieri del  Reparto Territoriale di Aversa hanno dato esecuzione a misure cautelari, 5 in carcere e 2 divieti di dimora, emesse dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti affiliati al Clan dei Casalesi, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione e ricettazione di armi da guerra, di armi comuni da sparo e di materiale esplosivo.

Le indagini, avviate nel dicembre 2016 dai militari della Sezione Operativa del citato Reparto anche attraverso attività tecniche, hanno consentito di:

–      accertare l’esistenza di una neo-costituita frangia del “Clan dei Casalesi”, legata alla fazione Bidognetti ed autodefinitasi “Nuova Gerarchia Casalese”, operante nei  comuni di Sant’Antimo (NA), Giugliano in Campania (NA), Parete, Mondragone, Casale di Principe, Cellole e Minturno (LT);

–      sequestrare ingenti quantitativi di armi clandestine da guerra e comuni da sparo, munizioni e ordigni esplosivi fabbricati artigianalmente, utilizzati per compiere azioni intimidatorie nei confronti di imprenditori vittime di richieste estorsive (variabili dai 500 ai 4.500 €);

–      attribuire alla moglie di Michele Bidognetti (fratello di Francesco Bidognetti detto “cicciotto e mezzanotte”, capo dell’omonima fazione del clan dei casalesi) e alla fidanzata del figlio, colpite dai suddetti divieti di dimora, condotte di ricettazione delle somme di denaro provento delle estorsioni;

–      trarre in arresto 6 affiliati al citato gruppo criminale.  

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