SHOAH – Il silenzio tra i reticolati, Memorie di una immensa tragedia. Questo il titolo di una mostra allestita presso il Bastione “la Favorita”, in via Faustina, Gaeta Medievale. Un’iniziativa patrocinata dal Comune di Gaeta nell’ambito della valorizzazione delle strutture comunali ed organizzata ed allestita dall’ATS “La Cittadella”. L’inaugurazione dell’esposizione documentale e fotografica è in programma sabato 26 gennaio alle ore 11:30.
“In occasione del Giorno della Memoria – dichiara il Sindaco Cosmo Mitrano – apriamo le porte del Bastione la Favorita per consentire, soprattutto agli studenti, di poter approfondire una delle pagine più drammatiche della storia contemporanea. Attraverso la mostra Shoah, il silenzio tra i reticolati – memoria di un’immensa tragedia, invitiamo alla riflessione su alcune tematiche ancora molto attuali: il razzismo e l’intolleranza. Nel frattempo, rimarcando con convinzione il nostro no ad ogni forma di pregiudizio, di discriminazione ed indifferenza, purtroppo sempre più presenti nella nostra società, intendiamo contrapporre a questi sentimenti il valore fondamentale della pace”.
L’esposizione – come spiegano gli organizzatori – è stata progettata in forma “immersiva” relativamente alle tematiche dell’olocausto nella convinzione che è fondamentale mantenere vivo il ricordo ben oltre la ricorrenza internazionale denominata “Giorno della Memoria”. “Anche attraverso questa iniziativa – commenta l’Assessore alla Pubblica Istruzione Lucia Maltempo – intendiamo contribuire per una scuola sempre più aperta all’educazione dei valori civili e morali quali la solidarietà, la tolleranza, l’altruismo, il rispetto dell’altro. La mostra infatti è concepita attraverso un suggestivo percorso che si snoda all’interno della storica Batteria La Favorita con alcuni pannelli espositivi e un ampio diorama a grandezza naturale ricostruttivo di un campo di prigionia: al di là del reticolato, sarà raccontata la vita quotidiana degli internati e dei loro aguzzini, attraverso rare divise e armi dei nazisti, ferri chirurgici legati agli esperimenti ideati da Josef Mengele, foto segnaletiche degli internati e relativi piastrini dei campi di concentramento”. Il materiale espositivo, proveniente dal Museo del Fronte e della Memoria, è un vero e proprio viaggio nella storia dell’olocausto di ampio contenuto scientifico, dando particolare spazio alla didattica finalizzata alle scuole. La mostra è aperta al pubblico e resterà visitabile fino all’inizio di aprile, con un percorso narrativo il sabato alle ore 16 e la domenica alle ore 11. Per i gruppi è possibile programmare la visita anche nel corso della settimana previa prenotazione contattando i seguenti recapiti: 329.3972592 – 389.8256341. Sabato mattina, nell’ambito dell’inaugurazione, dopo i saluti istituzionali, sarà presentata l’esposizione che sarà introdotta dalla performance artistica della Dance Art Itri, con Carla Soscia e Adele Di Tucci, con le coreografie di Francesco Azzari e la partecipazione di Cati Giannelli. All’inaugurazione saranno presenti gli alunni della classe quinta dell’Istituto Santa Maria Maddalena Postel.
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