In Italia è stato registrato un aumento del consumo di sigarette elettroniche. In base ai dati raccolti da ISTAT, che analizzeremo insieme fra poco, è evidente che i dispositivi in questione stanno raccogliendo parecchi consensi nella Penisola, sebbene la progressione sia piuttosto lenta, dopo il boom messo a registro negli anni passati. Vediamo dunque di analizzare i numeri di questo comparto, così da tratteggiare una panoramica più precisa.
Le statistiche esposte da una recente ricerca di ISTAT ci dicono che il 21,4% dei fumatori italiani ha deciso di esplorare delle alternative al classico tabacco, passando alle sigarette elettroniche e ai prodotti a tabacco riscaldato senza combustione. Questo dato evidenzia un fatto: sempre più persone cercano delle soluzioni alternative alle tradizionali sigarette (visti anche i recenti rincari), ma senza per questo dover rinunciare all’abitudine al fumo.
Tra questi fumatori “alternativi”, l’1,9% sceglie di utilizzare solamente la sigaretta elettronica, mentre l’1,2% preferisce i prodotti a tabacco riscaldato. Una piccola percentuale (1%) fa uso di entrambi i dispositivi, dimostrando una certa apertura verso la sperimentazione e la ricerca della soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Inoltre, i dati raccolti mostrano che il 3,4% della popolazione maschile in Italia fa uso di questi prodotti, mentre la percentuale al femminile si abbassa, arrivando al 2,3%. La fascia d’età in cui l’e-cig risulta più popolare è quella compresa tra i 25 e i 34 anni, con il 6,2% che ne fa uso. Nonostante un aumento progressivo piuttosto lento, i numeri visti finora dicono che la popolarità di questi device è in crescita costante. Ciò è stato favorito anche dalla presenza sul mercato di diversi aromi per la sigaretta elettronica, che sono venuti incontro ai gusti e alle preferenze dei consumatori.
Ritornando ai numeri, il 2,9% di chi usa le sigarette elettroniche o i prodotti a tabacco riscaldato non bruciato è un fumatore. Un dato che evidenzia quanto segue: alcuni tabagisti stanno cercando un punto di equilibrio tra le sigarette tradizionali e quelle che prevedono il vapore o il riscaldamento del trinciato di tabacco.
Inoltre, il consumo di questi prodotti si registra anche tra gli ex fumatori (1%) e i non fumatori (2%), e si tratta di altri dati molto interessanti, e utili per completare lo spaccato su questo settore. Infine, analizzando i dati a livello regionale emerge quanto segue: il 5% della popolazione delle regioni centrali d’Italia mostra un maggiore interesse per le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato, rispetto al Nord e al Sud (5% contro 3,5%).
In conclusione, i numeri raccolti dall’ISTAT confermano la crescita del comparto delle e-cig, soprattutto se si confronta la situazione odierna con quella risalente al 2017. Tale crescita, però, negli ultimi tempi ha subito un leggero rallentamento.
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