Nel bailamme di nominations e di eliminazioni nella ridda dei candidati a sindaco per Itri, interviene Fratelli d’Italia con una nota, espressione di tutto l’establishment del partito a Itri, diramata da Raffaele Mancini, quarantennale figura impegnata, a livello locale e provinciale, nel MSI, prima, in AN e Fratelli d’Italia dopo. Oltretutto, da ex assessore nelle amministrazioni che coprono l’arco temporale 1996-2015, e assessore alla XVII^ comunità montana, Mancini conosce fin troppo bene le problematiche amministrative e i rapporti politici che regolano la vita pubblica di Itri. “Fratelli d’Italia sta portando avanti, qui a Itri, -esordisce- una serie di incontri con tutti i referenti politici locali e i movimenti che possono contribuire a definire un programma operativo per i nuovi amministratori che rappresenti la volontà precipua della gente. Non abbiamo indicato un nome e non lo faremo fino a quando non sarà stata definita la piattaforma delle cose da fare, con le relative priorità. A chi addita il frazionamento nell’ambito del centrodestra ci piace solo ricordare che l’elettorato di destra trova FdI quale referente e che, pertanto, strappi e rotture non riguardano il nostro partito. Per quanto riguarda, poi, il discorso della “fungaia” dei nomi degli aspiranti sindaci che si stanno ascoltando, dato il rapporto di amicizia intercorrente tra tutti noi Itrani, dispiace assistere a una falcidiata bruciatura dell’immagine politica, e a volte anche professionale, di quanti vengono propinati alla platea mediatica, un po’ come nel Colosseo, al tempo dei Romani, si mostravano le vittime gettate in pasto ai leoni. Certamente qualche indicazione non ci vede contrari in maniera preconcetta, anche perché abbiamo letto, tra gli aspiranti primi cittadini, il nome di chi, mostrando entusiastico e disinteressato impegno e, soprattutto, tanto coraggio nell’esporsi in prima persona quando questa scelta comportava penalizzazione anche nell’inserimento del mondo del lavoro e nella realizzazione dei progetti coltivati, ha onorato la sua militanza nella Destra storica e in quella della seconda Repubblica. Concludo sottolineando il fatto che i nomi letti sui giornali, sono il frutto di incontri tra le sole FI e UDC, senza che sia stata coinvolta nel confronto e nelle nomine FdI che rappresenta ad oggi l’<unico> partito di destra a Itri”.
Di Orazio Ruggieri
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