Ancora una volta Gaeta mette la firma in calce a un’encomiabile iniziativa che viene appositamente a fare tappa nella città del Golfo.
Si tratta del progetto “Sognando Itaca” che lunedi 5 giugno, con inizio alle ore 10,00, presso il Club Nautico del centro balneare, vedrà l’equipaggio del veliero che porta per mare skipper professionisti, pazienti in fase riabilitativa, medici, infermieri e psicologi incontrare operatori mediatici e semplici cittadini per illustrare loro il contenuto e le modalità operative del progetto “Sognando Itaca”. A fare gli onori di casa per questa giornata che esalta la vocazione umanitaria della gente di Gaeta, il presidente della Lega Navale Giacomo Bonelli che, insieme ai responsabili per la comunicazione del progetto itinerante, ne presenteranno le finalità. Il “Progetto sognando Itaca” nasce nel 2007 a Brescia, sui laghi, da un’idea di un giovane paziente amante della vela che, purtroppo, non ha vinto la sua battaglia contro la malattia. Dal 2009 è diventato l’iniziativa centrale della “Giornata Nazionale contro le Leucemie linfomi e mieloma”, in occasione della quale l’AIL ha organizzato uno straordinario viaggio (4 – 21 giugno) in barca a vela. Protagonisti ne sono i componenti dell’equipaggio appena sopra indicato.
Tutti insieme con un unico obiettivo: diffondere presso i centri ematologici italiani il progetto “Sognando Itaca” e il potere della velaterapia sulla vita dei malati ematologici. L’iniziativa ha, infatti, evocato forti emozioni mei membri dell’equipaggio, che si sono trovati finalmente lontani dai luoghi di cura e in un contesto in cui i ruoli potevano essere ribaltati: chi ha condotto la barca è stato spesso il malato, mentre medici o infermieri lo assistevano nelle manovre.
Esattamente come Ulisse, i pazienti si sono trovati ad affrontare un mare aperto, sconosciuto e pieno di insidie. Durante il viaggio hanno però scoperto nuovi territori, nuove amicizie e, conseguentemente, anche un modo diverso per affrontare e superare gli ostacoli. Gli obiettivi del progetto che comunicheranno anche nella tappa di Gaeta, contornata dalla significativa presenza di prodotti e oggetti frutto della laboriosa creatività degli operatori locali dell’accoglienza e della gastronomia, sono quelli che tendono a migliorare la qualità della vita dei pazienti ematologici, a diffondere la velaterapia in tutti i centri ematologici italiani collocati in prossimità di un mare o di un lago e quelli di trasmettere la missione dell’AIL nelle città in cui la manifestazione si svolge e, quanto più possibile, in tutta Italia.