Di seguito riportiamo la lettera invitaci da Daniele, nostro lettore e preoccupato dalla riduzione dei collegamenti tra la capitale e la zona del Lazio Sud. “Ho appreso con stupore dal sito Trenitalia – afferma Daniele – che dal 12 giugno prossimo saranno soppressi i treni regionali: 12285 Roma Termini – Formia delle ore 23.36 e 12282 Formia – Roma Termini delle ore 4.04 (con arrivo a Roma alle 5.34).La sera, per tamponare gli effetti della soppressione, è stato posticipato alle 23.06 l’attuale treno delle 22.36, mentre la mattina non sembra previsto alcun provvedimento.
Pertanto, dal 12 giugno l’ultimo treno della sera da Roma verso Formia (ovvero verso la provincia pontina, verso il litorale di Anzio e Nettuno, con cambio a Campoleone, e verso i Castelli Romani che afferiscono alle stazioni di Pomezia e Campoleone) sarà alle 23.06, invece che alle 23.36, mentre la mattina il primo treno in arrivo a Roma da Formia (ovvero dalla provincia pontina e dai Castelli Romani che afferiscono ai nodi di Pomezia e Campoleone) sarà alle 6.00 invece che alle 5.34.
La sera in partenza da Roma la fruibilità del treno si riduce rendendone più difficile l’utilizzo per i lavoratori turnisti (in particolare del turismo e del commercio) e per chi cerca svago nella Capitale (una cena, un cinema, un evento).
Non si può non osservare che da realtà come Milano, Firenze o Bologna le ultime partenze serali siano ben oltre la mezzanotte.
Per esperienza diretta – continua Daniele – l’attuale treno 12285 parte da Roma alle 23.36 con un carico variabile tra i 150 e i 300 passeggeri a seconda del giorno della settimana.
La mattina si danneggiano nuovamente i lavoratori turnisti e non solo, persone che se hanno scelto di prendere il treno che arriva a Roma alle 5.34, invece del successivo che arriva alle 6.00, è evidentemente perché il primo si adatta meglio alle loro esigenze.
Sempre per esperienza personale, l’attuale treno 12282 giunge infatti a Roma alle 5.34 con un carico variabile tra i 400 e i 500 passeggeri. Carico analogo porta il successivo treno 12278 in arrivo a Roma alle 6.00.
Pertanto, a parte danneggiare irrimediabilmente coloro che hanno assoluta necessità di arrivare presto a Roma, come si intende far fronte all’inevitabile carico aggiuntivo di passeggeri sul successivo treno 12278 che arriva alle 6.00? Si dovrà viaggiare in piedi e affollati anche alle 5 del mattino? Le persone che si spostano a quest’ora e che già conducono una vita non proprio agevole, utilizzano il viaggio in treno come l’ultimo scampolo di sonno.
A quanto sopra, esiste come alternativa solo l’automobile, per chi ce l’ha, ma con notevole aumento dei costi, dei tempi di percorrenza e del disagio perché sulla direttrice ferroviaria Roma – Formia non esiste un’efficiente asse stradale parallelo e i treni hanno velocità commerciali talmente elevate che l’auto non può in alcun modo competere.
Inoltre, si rende impossibile usufruire sia la mattina sia la sera delle coincidenze con le prime partenze e degli ultimi arrivi dei treni Alta Velocità da e per il Nord Italia.
E’ possibile conoscere sulla base di quali valutazioni è stata fatta questa scelta dato che va ad impattare direttamente sulla vita di quasi 1.000 persone ogni giorno?
Sfortunatamente, – conclude Daniele – mi trovo personalmente danneggiato da questa decisione, poiché utilizzo entrambi i treni in oggetto alcune volte a settimana, grazie ai quali avevo anche acquistato un abbonamento annuale, ma da giugno alcuni giorni sarò costretto ad utilizzare l’auto.
Va ricordato che certe scelte, pur se operate agli “estremi” del servizio, riducono nel complesso l’attrattività del trasporto pubblico perché ne riducono la fruibilità complessiva.”