La Polizia di Stato di Latina, nel pomeriggio di ieri, ha arrestato due stranieri che, in spiaggia a Capo Portiere, si erano resi responsabili di alcuni furti ai danni dei bagnanti.
Verso le ore 18.00, personale della Squadra Volante veniva inviato dalla Sala Operativa sul Lungomare, all’altezza di uno degli stabilimenti balneari tra Capo Portiere e Foce Verde, in quanto era stata segnalata la presenza di due cittadini stranieri, di nazionalità nord-africana, intenti a depredare i bagnanti.
I poliziotti, giunti sul posto, prendevano immediati contatti con diversi bagnanti i quali, trafelati e allarmati, riferivano e confermavano la presenza di due stranieri che si aggiravano tra gli ombrelloni e approfittando dell’assenza delle persone o della loro distrazione, stavano razziando quanto riuscivano a trovare (zaini, oggetti, telefonini e denaro).
Agli operatori veniva fornita una accurata descrizione dei due uomini e del loro abbigliamento, e riferito anche che si stavano allontanando in direzione Capo Portiere, inseguiti anche da alcune delle vittime.
Proprio a Capo Portiere gli agenti intercettavano uno dei due malfattori il quale, avvedutosi del sopraggiungere della Volante, cercava maldestramente di darsi alla fuga con tutta la refurtiva: tentativo goffo quanto inutile poiché l’uomo veniva immediatamente raggiunto e fermato con quanto asportato nel corso della scorribanda.
Nel frattempo un’altra Volante, giunta in ausilio, provvedeva a rintracciare il secondo uomo, nei pressi di un altro stabilimento balneare della zona, anch’egli sorpreso con diversa refurtiva in dosso: infatti, alla vista della Polizia, diversi bagnanti si sono avvicinati riferendo di essere stati derubati mentre facevano il bagno, riconoscendo come proprie molte delle cose che lo straniero aveva in dosso o negli zaini appena asportati (cellulari, denaro, portafogli ed un tablet).
I due stranieri venivano accompagnati in Questura per l’esatta identificazione: si tratta di due tunisini di 20 e 32 anni, entrambi irregolari sul territorio nazionale, tratti in arresto per furto aggravato e, su disposizione del sostituto procuratore Dr. D’Angeli, tradotti presso il carcere di Velletri (RM).
Alle numerose persone che hanno formalizzato denuncia in Questura, è stato già restituito il maltolto.