Spazio Comel Arte Contemporanea Latina: Mostra personale di Francesco Martelli

La vita che si interseca all’arte e diventa ispirazione e invito a sperimentare: questo è Blister la personale di Francesco Martelli che sarà inaugurata domenica 2 aprile alle ore 18.30 presso la galleria Spazio Comel – Arte Contemporanea.
In esposizione una serie di tele che hanno come filo conduttore l’utilizzo di una tecnica mista e di materiali di recupero, nello specifico i blister delle confezioni di medicinali.
L’artista stesso spiega: “Lo spunto di questo mio lavoro nasce dall’esperienza di situazioni contingenti, strettamente connesse al mio stato di salute. In questi ultimi quindici anni sono entrato in contatto con una notevole varietà di farmaci, soprattutto compresse, da estrarre meticolosamente dal loro contenitore molte volte al giorno, ogni giorno; ogni compressa in un contenitore diverso, il blister, diverso per forma, per colore, per materiale. […] La mia attenzione si è spostata dal contenuto al contenitore, che, diventando per me fonte di esplorazione creativa, ha assunto la stessa importanza sostanziale del contenuto”.
Un ciclo pittorico che vira da un approccio più naturalistico tipico del primo Martelli, a quello informale, che scava più nel profondo dell’animo dell’astista, in un percorso simbolico e concettuale.
Così lo introduce Giorgio Agnisola, critico d’arte, che sarà presente al vernissage della mostra: “Una tensione più intima, più drammatica anche, simbolizzata da una latente capacità astrattiva, narrativa ed autonarrativa, caratterizza dunque l’opera di Martelli. 

In cui all’urgenza emotiva si sovrappone il bisogno di ordine, di equilibrio, di misura, di ricomposizione, che poi significa il desiderio di trascendere il particolare e puntare ad una visione più generale, in cui può leggersi, anche in nome dell’arte, un bisogno umanissimo di catarsi, di purificazione. […] Questa mostra, nella novità del registro, che non elude né marginalizza la lunga stagione naturalistica, ma la completa e la arricchisce di ulteriori suggestioni, costituisce un passo ulteriore dell’artista maturo proteso ad una lettura di sé meditata, esistenziale. Dove il segno diventa voce interiore, cammino d’anima”.

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