L’idea di partenza per molti era anche buona, ma poi, una volta visto il progetto, è stato un finimondo. Ce l’hanno tutti contro l’amministrazione comunale, a Sperlonga, per la pista ciclabile appena ultimata. Poco più di settecento metri, su e giù per il paese, con il centro cittadino affettato in due e le pendenze da passo dello Stelvio (per chi sa di ciclismo). Qualche giorno fa alcuni commercianti hanno stampato e distribuito volantini per contestare il risultato di tanti sforzi.
La pista ciclabile, tra divieti d’accesso, sensi unici e percorsi obbligati costringerà tanti viaggiatori a restare lontani dal cuore commerciale del paese. I commercianti lamentano che un turista, anche se di passaggio, non possa fermarsi un attimo con la macchina per comprare il giornale o bere un caffè. Anche gli ambientalisti contestano che l’opera voluta dal sindaco Rocco Scalingi non è neanche una pista ciclabile, tecnicamente parlando. Per fare quella salita, 350 metri con pendenze vicine al 20%, bisogna essere dei campioni di ciclismo. Possibile che per un mini tracciato come questo si sia dovuto stravolgere la viabilità?
fonte: corriere.it