“Con gli occhi del dopo: Il figlio del pescatore sulle orme di Ulisse”. Sponsor e testimonial più autorevole di Saverio Vallone, non poteva avere il libro di Tommaso La Rocca, nativo di Sperlonga, già docente di Filosofia Morale all’università di Ferrara dove oggi divide la sua esistenza, alternandosi alle periodiche permanenze in quel di Vienna, la città della compagna della sua vita, Thiresia.
Sarà infatti il figlio del celebrato attore i cui riferimenti geografici lo collegano a Torino e a Tropea, Raf Vallone, che fece di Sperlonga, la sua convinta scelta domiciliare, nella quale si integrò meravigliosamente, a leggere i passi salienti dell’opera che ripercorre, con il racconto autobiografico del “figlio del pescatore”, quasi 75 anni che hanno visto l’isolato borgo di pescatori salire agli onori della cronaca, con le figure che ne hanno nobilitato la storia e le immancabili ombre che ogni profilo storico generale o locale presentano. L’appuntamento, stabilito per le ore 17,00 di sabato 3, è fissato presso l’auditorium comunale, l’ex chiesa Sanctae Mariae de Spelonche, autentico cuore del centro storico. A moderare i lavori che vedranno Saverio Vallone quale figura di forte impatto mediatico, sarà la prof. Paola Mitrano, mentre il poeta, scrittore e giornalista, Leone D’Ambrosio, anche lui testimonial di Sperlonga nel mondo, porterà il suo prezioso contributo alla ricostruzione storica e sociale del riscatto di una popolazione.
Il libro di La Rocca ha già visto il suo battesimo in sedi anche geograficamente lontane e prestigiose, essendo stato presentato in Australia (presso la locale comunità italiana nella quale sono presenti molti Sperlongani), Vienna, Ferrara, Roma, Latina, Fondi, Gaeta, Castelforte e Itri, dove la partecipazione, numerosa e attenta, del pubblico ha voluto tributare anche l’attestazione di ammirazione e di affetto alla figura di Raf Vallone che, proprio nel 2016, avrebbe compiuto cento anni.