Spigno Saturnia, facciamo un pò di chiarezza

Passata la tempesta è doveroso fare alcune precisazioni perché ormai sembra che il termometro quotidianopost caduta del Sindaco sia scandito sempre e solo sui social-network.

Abbiamo sentito o meglio letto sui veicoli di comunicazioni, di tutto, anche sulla scorta di errori giornalistici.

A Spigno non è stato “sfiduciato” l’ex sindaco Vento bensì è stato sciolto il Consiglio Comunale dimissioni ultra dimidium dei consiglieri, nessun atto di sfiducia quindi.

Consiglio Comunale, ricordiamo ai più, come essere l’assemblea elettiva della comunità così come rappresentata nella tornata elettorale del 2014.

A Spigno vengono eletti 10 consiglieri, 7 nelle file della maggioranza oltre il sindaco che si regge su questa maggioranza ed i 3 consiglieri espressione delle opposizioni o minoranza espressione largamente usata dai più.

Non più tardi dell’estate del 2015 l’ex sindaco con il consenso di altri 5 consiglieri ha avuto la “brillante” idea di revocare, e da evidenziare per cause lontane dall’amministrazione comunale (assessorato alla Comunità Montana al signor Tucciarone), i due consiglieri Marco Vento e Raffaele Vento dalla carica di assessori.

Consiglieri primi eletti dell’allora lista “Prima Spigno”.

Il passo verso i banchi poi dell’opposizione dei due è stato inevitabile poiché l’ex sindaco e i suoi numeri, sottolineiamoi suoi numeri, mai hanno avuto né la volontàné l’intelligenza di ricucire il rapporto violando, già dopo un anno, il patto con l’elettorato che gli aveva sostenuti.

Ma questo non importa a nessunoperchél’unico protagonista dell’amministrazione deve essere l’ex sindaco e non i consiglieri che vanno a chiedere i consensi e nemmeno gli elettori!!!!!!

La risicata maggioranza monca dei due consiglieri ed ex assessori Vento, sempre in bilico, è rimasta soggetta agli “umori” dei 5 rimasti.

La situazione di crisi si è aggravata ulteriormente negli ultimi mesi, con una netta presa di distanze dell’Assessore e Vice Sindaco Somma Rodolfo rispetto al Sindaco (ormai preda dei voleri dei quattro consiglieri rimasti ad appoggiarlo).

Somma Rodolfo insieme ai due ex assessori Marco e Raffaele Vento rappresentano i primi tre eletti della sua lista, ciò significa che gli spignesi volevano essere amministrati anche da loro, perché l’ex sindaco non ha rispettato il volere degli spignesi?

Questi fatti dimostrano e certificano l’assoluta incapacità politica/amministrativa dell’ex Sindaco Salvatore Vento e il mancato rispetto delle scelte fatte dagli elettori.

I consiglieri di maggioranza insiemeall’ex sindaco non hanno neanche voluto affrontare lo stallo amministrativo venutosi a creare al loro interno preferendo andare a cercare altrove.

E come succede nel più classico dei finali è “caduto” perché non sorretto più dalla maggioranza dei consiglieri.

Niente di più niente di meno. “Politicamente” parlando è il primo responsabile dell’accaduto perché in questa condizione di sofferenza ci si è messo con le sue mani.

Le dimissioni contestuali di sei consiglieri non hanno fatto altro che anticipare di un mese la caduta dell’amministrazione in consiglio, non avendo numeri per votare alcuna delibera consiliare, compreso le delibere finanziarie.

Possiamo capire la frustrazione dei sostenitori dell’ex sindaco, ma mai abbiamo pensato ed agito nel disinteresse del nostro paese, o peggio ancora nell’interesse personale, NOI no sicuramente. L’arrivo del commissario era inevitabile e soprattutto causato dalla incapacità politica dall’ex Sindaco non certamente da noi. Nonostante ciò, prima di decidere in tal senso, abbiamo valutato la sostituzione del sindaco con il commissario prefettizio, e, visto come diceva l’ex sindaco che i conti sono apposto, non dobbiamo preoccuparci di eventuali ripercussioni economiche per i cittadini, e tutto ciò che è in essere continuerà il suo percorso amministrativo anche senza una giunta, così come lo è stato per svariati comuni limitrofi.

Vento Marco

Costanzo Massimo

Mastantuono Matteo

Vento Raffaele

Simeone Giulio

Somma Rodolfo

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