La spada di Damocle della squalifica pende sulla testa di Jannik Sinner: l’ultimo annuncio lascia poco spazio alla speranza
Il tennista italiano attende con ansia il verdetto sul ricorso della WADA e teme di doversi fermare proprio nella fase migliore della carriera. Nelle ultime ore è arrivata una dichiarazione che getta ansia tra tutti i tifosi del numero uno del mondo.
Jannik Sinner sta annichilendo la concorrenza in questa fase della stagione. Dopo le Olimpiadi (a cui era assente) ha inanellato una serie di successi impressionanti, portando a casa i Master 1000 di Cincinnati e Shanghai e lo US Open di New York. Inoltre si è regalato anche il ricchissimo montepremi dell’esibizione “SixKingsSlam” a Riad, battendo Alcaraz dopo aver perso nella finale di Pechino.
Parigi-Bercy e le ATP Finals di Torino sono gli altri obiettivi, in attesa di poter difendere il titolo in Coppa Davis a Malaga. Un finale di 2024 ricchissimo di appuntamenti ma anche foriero di successi e soddisfazioni. L’unica nota stonata di questo periodo è la spada di Damocle della squalifica per doping. La WADA, dopo un iniziale silenzio, ha deciso di ricorrere contro l’assoluzione del tennista italiano, scagionato da ogni responsabilità dall’Itia (International Tennis Integrity Agency). Quando il caso Clostebol sembrava essere ormai archiviato è arrivata la mazzata, con il rischio per Jannik di doversi fermare per un periodo piuttosto lungo (la squalifica può variare da 1 a 2 anni).
A parlare della situazione di Sinner è stato anche Daniele Bracciali, ex numero 46 della classifica ATP e ottimo doppista. Parlando ai microfoni di Mowmag, l’ex tennista toscano ha dichiarato: “Purtroppo conoscendo l’ambiente della WADA e dell‘Itia credo che quasi sicuramente arriverà una squalifica”.
Ovviamente Bracciali non è d’accordo con questa quasi inevitabile presa di posizione dell’organismo internazionale per la lotta al doping: “Non è giusto squalificare un tennista che non ha preso farmaci per migliorare la prestazione e nel caso di Jannik davvero non ha cambiato niente. La responsabilità oggettivamente in questa situazione è una vera stupidaggine”. Vedremo se alla fine questa storia si concluderà come previsto dall’ex tennista italiano. Ormai non manca poi molto alla sentenza definitiva e lo stesso Sinner non dovrà rimanere a lungo sulle spine per capire quale sarà il suo futuro.
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