Stefanelli: “A Minturno l’illegalità è alimentata dai comportamenti dell’amministrazione Graziano”

In questi ultimi mesi abbiamo assistito, preoccupati, a un rafforzamento della cultura dell’illegalità sul territorio comunale: una cultura dell’illegalità alimentata dai comportamenti dell’Amministrazione Graziano che sembra aver dato il via libera a qualsivoglia tipo di attività sul territorio di Minturno: campeggi abusivi, manifestazioni e bancarelle senza autorizzazioni e via dicendo. Una situazione che legittima ognuno a venire a Minturno dove tutto è possibile, trasgredendo le regole: tanto non ci sono controlli. Una cultura che parte dalla Casa Comunale per diffondersi come un virus tra la Comunità incoraggiata ad auto-organizzarsi nella totale inosservanza di regole amministrative, giuridiche e di semplice convivenza civile. Una cultura dell’illegalità il cui esempio più eclatante è stato il Piazzale Sieci ridotto questa estate ad un ammasso di attività eterogenee, consentite nel più totale dispregio della legge. La cosa più devastante è che i cittadini ormai hanno maturato un forte senso di insicurezza in quanto non si sentono neanche tutelati dagli organismi a ciò preposti. Una cultura dell’illegalità che il governo Graziano sembra aver eletto a principio dominante della nostra Comunità. Purtroppo non è una novità: già ci aveva pensato la Corte di Conti a descriverci il modus amministrativo dominante a Minturno, così come il pm Miliano ci aveva ricordato l’atavico silenzio della comunità minturnese di fronte al totale disprezzo dei propri diritti. Minturno terra di nessuno: questo forse lo slogan più appropriato per descrivere il Governo di Paolo Graziano. Chiederemo a Prefetto e Questore di essere ricevuti per illustrare tutte le anomalie che non consentono alla Comunità minturnese di liberarsi di questo fardello e di tornare ad essere una Comunità virtuosa. Non possiamo permetterci altri due anni così: i danni sarebbero irreparabili.

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