In principio fu la Corte dei Conti a dire che si doveva ripristinare la legalità. Poi venne la frase sconsolata ma amarissima del pm Miliano durante il processo Ego Eco. Poi ancora i vari interventi del Ministero della Funzione Pubblica. Poi i rilievi e i richiami del Collegio dei Revisori al conto consuntivo. Ora invece è direttamente Raffaele Cantone , Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ad intervenire scrivendo al Comune di Minturno e intimando all’amministrazione di provvedere a mettere mano al sito istituzionale per la diffusa carenza di contenuti e dei dati ai fini della trasparenza per i quali sussiste un obbligo di pubblicazione. Le medesime richieste che invano per un anno e mezzo ho avanzato come presidente della commissione trasparenza.
Pubblicare i contributi, le sovvenzioni la destinazione degli immobili pubblici, vuol dire dare conto ai cittadini di come vengono utilizzati i loro soldi. Vuol dire squarciare il velo di omertà sulle pratiche clientelari su cui continua a basarsi il governo della comunità. Non basta approvare il piano anticorruzione e lasciarlo lì nel cassetto. Occorre predisporre tutti gli atti che rendono concreto quel piano. Il regolamento per la concessione di contributi, sovvenzioni, aiuti economici, il regolamento per la gestione del patrimonio pubblico o per il finanziamento delle manifestazioni storiche, il regolamento per rendere concreti la rotazione dei professionisti e delle ditte nella esecuzione dei lavori pubblici. Insomma, tutta quella serie di strumenti che possano costruire un Comune in cui a tutti vengono date le stesse opportunità: quello che invano abbiamo declamato lungo tutta la campagna elettorale. Siamo ben consapevoli che un agire amministrativo basato su regole precise tolga la possibilità di fare la politica del piacere e del favore, l’unica politica che sembra avere cittadinanza in questo Comune.
In tutto questo personalmente cerco ancora di dare un contributo costruttivo nonostante l’indifferenza dei consiglieri di maggioranza. Per esempio, ho presentato da settimane un regolamento per la concessione di sovvenzioni e contributi, ma resta lettera morta. Ormai non serve più a niente andare in consiglio comunale, organo destituito di ogni potere decisionale da parte del sindaco Graziano. Intanto il paese sprofonda nell’inerzia e resta sempre più tagliato fuori dallo sviluppo del Golfo.