Stellantis, la chiusura è decisa: non si torna indietro

Stellantis procede all’ennesima chiusura: la situazione, in generale, per il settore automobilistico è sempre più complicata.

Pochi giorni fa, Stellantis ha annunciato la sospensione temporanea le attività delle carrozzerie dello storico stabilimento di Mirafiori a Torino. Lo stop, previsto dal 2 dicembre al 2 gennaio 2025, potrebbe secondo molti analisti essere un’anticipazione di una chiusura. La sospensione, secondo la casa automobilistica, è dovuta alla persistente incertezza nelle vendite di auto elettriche nel mercato europeo.

Chiude uno storico stabilimento: la decisione di Stellantis
Stellantis, la chiusura è decisa: non si torna indietro (Foto: Ansa) – gazzettinodelgolfo.it

Intanto, lo stabilimento di Piedimonte San Germano, vicino a Cassino, è in agitazione: tanti lavoratori sono in cassa integrazione e altri hanno paura di finirci presto, dato che non ci sono ordini. Secondo le previsioni, almeno centocinque lavoratori 150 rischiano il licenziamento. E nel frattempo Stellantis ha annunciato anche una chiusura definitiva.

La crisi sembra irreversibile. Negli ultimi anni Stellantis ha dovuto chiudere alcuni stabilimenti in Italia a causa di vari fattori, tra cui la crisi del settore automobilistico e la transizione verso veicoli elettrici. Tutti ricordano, per esempio, il traumatico stop ordinato allo stabilimento di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli. La fabbrica che da anni produceva la Fiat Panda, ha chiuso da un giorno all’altro la produzione.

Stellantis ordina un’altra chiusura: è crisi per il settore

L’ultima chiusura operata da parte di Stellantis ha dato origine a delle aspre proteste. Lo stabilimento chiuso aveva una storia di oltre un secolo… Il sindacato ha già definito questa decisione come assolutamente inaccettabile e ha chiesto l’intervento del Governo per salvaguardare l’occupazione e mantenere in vita uno stabilimento che ha fatto la storia.

Chiude un altro stabilimento Stellantis
Stellantis ordina un’altra chiusura: è crisi per il settore – gazzettinodelgolfo.it

Fiat è diventata parte di Stellantis nel gennaio del 2021. Il nuovo nome è arrivato dopo la fusione tra il marchio Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e Groupe PSA (la Peugeot) per dar vita al quarto maggior produttore di auto al mondo. Ma le cose non stanno andando secondo i piani…

E, infatti, Stellantis ha recentemente annunciato la chiusura dello storico stabilimento di Luton, in Gran Bretagna. La fabbrica produceva veicoli commerciali come il Vauxhall Vivaro, la Citroën Dispatch, la Fiat Scudo e la Peugeot Expert. E ora più di mille posti di lavoro sono a rischio. L’azienda italo-francese ha deciso di dismettere Luton per concentrare la produzione in un unico sito, Ellesmere Port.

Ellesmere Port, nei piani di Stellantis, dovrebbe trasformarsi in un grand hub dedicato all’elettrico. Si parla di un investimento da 50 milioni di sterline e di un programma di produzione di Fiat e-Doblo, Citroën e-Berlingo, Peugeot e-Partne e Opel Combo-e.

Rispetto a Luton, Stellantis ha dichiarato di essere impegnata a trattare responsabilmente con i dipendenti. L’azienda dice di offrire opportunità di ricollocazione a tutti. Ma intanto la situazione sembra a tutti preoccupante, perché le auto elettriche non vendono. Ogni volta che si chiude uno stabilimento è un segno di crisi.

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