Stop a palestre e piscine: lo sport in lockdown (VIDEO)

Dopo la cosiddetta settimana “di prova” a cui il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sottoposto palestre e piscine, un nuovo Decreto ministeriale, in vigore da lunedì 26 ottobre, ha imposto loro la chiusura! Le attività nelle palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e termali, rimarranno ferme infatti, per trenta giorni, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza. Confermato lo stop al calcetto e allo sport di contatto a livello amatoriale, via libera invece all’attività motoria e sportiva di base all’aperto, seguendo le regole di distanziamento e senza creare assembramenti.

Se per il Consiglio dei Ministri queste sono alcune delle misure necessarie per eliminare il “non essenziale” e rallentare la diffusione del virus, chi lavora all’interno dei settori coinvolti si pone in totale disaccordo. Il moltiplicarsi dei contagi infatti, non sembra essere una giustificazione sufficiente per coloro i quali hanno investito il possibile per garantire ad allievi e clienti la massima sicurezza all’interno dei propri impianti.

Una prima risposta del Governo alle richieste sollevate anche da questi settori è nel Decreto Ristori in vigore dalla giornata di oggi, 28 ottobre. Il testo contiene misure urgenti di sostegno economico per le attività più penalizzate dall’ultimo DPCM e stanzia 5,4 miliari di euro a fondo perduto, la cui erogazione automatica sul conto corrente è prevista entro il 15 novembre.

Abbiamo chiesto ad alcuni dei proprietari di scuole danza e palestre le loro reazioni dinanzi a questa chiusura. Nel video le loro testimonianze.

MARIA CONCETTA VALENTE

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