Migliaia di dischetti di plastica hanno invaso, nei giorni scorsi, gli arenili di Lazio e Campania: un fatto molto anomalo viste le enormi quantità rinvenute e segnalate dapprima da cittadini, poi da enti preposti al controllo ambientale.
La faccenda in un primo momento, sembrava essere riconducibile ad uno sversamento in mare avvenuto al largo, probabilmente fatto da navi in transito. Da appurati accertamenti svolti sulla faccenda dalla Guardia Costiera però, sembrerebbe essere accertato che i dischetti provengano da un impianto di depurazione situato alla foce del Sele (Campania): un guasto all’impianto, ove è presente una grossa concentrazione di questi dischi, che fungono da filtri, avrebbe permesso lo sversamento in mare degli stessi.
I dischetti, oltre ad aver invaso il litorale campano, erano stati rinvenuti sulle coste laziali, solo qualche giorno fa il comune di Sperlonga aveva sollecitato i cittadini a contribuire alle salvaguardia dell’ambiente e a segnalare la presenza degli oggetti in questione sulla battigia.