Sviluppo del turismo balneare in Italia. Nuove interpretazioni della Direttiva Servizi UE (Bolkestein)

locandina balneari con logoDal primo gennaio 2016 la “Direttiva servizi” cosiddetta “Bolkestein”, concede la messa all’asta di tutte le concessioni demaniali degli stabilimenti balneari che in precedenza venivano rinnovate tacitamente. Non valendo più il diritto di insistenza, le concessioni dovranno essere oggetto di un bando con procedura di evidenza pubblica alla scadenza temporale di ogni concessione.

Il tema, di grande attualità ed interesse per il futuro del turismo e dell’imprenditoria balneare italiana, sarà trattato Sabato 26 Aprile a Viareggio, presso l’Hotel Astor alle 16, con il Vice Presidente del Partito Popolare Europeo e Vice Presidente uscente della Commissione Europea Antonio Tajani, il candidato Armando Cusani e il senatore e coordinatore di Forza Italia nel Lazio Claudio Fazzone.

Con circa 7mila km di costa e quasi 30mila stabilimenti balneari il turismo, specie quello marino, costituisce una grande parte di economia in Italia.
Una enorme ricchezza che si traduce in una grande risorsa economica e che, come tale, deve essere gestito e valorizzato in un’ottica europea. L’obiettivo deve essere quello di uscire dai propri confini per entrare nel mercato internazionale mantenendo intatte le proprie peculiarità. Per queste ragioni è necessario conoscere a fondo gli strumenti messi a punto a Bruxelles, conoscerne limiti ed i punti di forza.

«Come presidente di una Provincia, quella di Latina, e ancor prima sindaco di Sperlonga, perla balneare del Tirreno laziale – commenta Cusani – sostengo da vent’anni l’imprenditoria del turismo con risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Un solo dato: Sperlonga è Bandiera Blu d’Europa da 16 anni consecutivi.
Una gestione attenta e vicina agli imprenditori, che devono sentire il sostegno delle istituzioni, è necessaria per il bene dell’economia nazionale e contribuisce a rendere competitiva l’immagine italiana all’estero con vantaggi per tutti. È fondamentale operare oggi in un’ottica europea perché il mondo ha bisogno dell’Europa e l’Europa comincia da noi».

«In Europa noi siamo per tutelare gli interessi italiani e non per essere – commenta Claudio Fazzone – sudditi del nord Europa».

«Il turismo – spiega Antonio Tajani – è il perno per la crescita in Europa attorno alla quale devono articolarsi politiche specifiche, coerenti ed integrate. Consentire lo sviluppo di questo settore significa combattere la disoccupazione, soprattutto tra i giovani»

fonte:comunicato stampa

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