Sono oltre duemila gli studenti che erano stati bocciati nel mese di aprile al test di ingresso alla facoltà di Medicina; quest’oggi sono stati ammessi in sovrannumero dal giudice del Tar del Lazio. A dare un impulso decisivo alla faccenda sono stati senza dubbio i maxi ricorsi presentati lo scorso mese di maggio, nei quali, venivano evidenziate mancanze e irregolarità che avevano accompagnato il concorso. Ad annunciarlo è il coordinatore dell’Unione degli Universitari, Gianluca Scuccimarra: «Oggi abbiamo fatto entrare più di 2mila ricorrenti provenienti da Bari, Tor Vergata, Napoli, Salerno e tante altre parti d’Italia. Serve altro per dimostrare l’inefficacia di questo metodo di selezione degli studenti? Abbiamo fin da subito criticato tale sistema, e oggi raccogliamo i frutti di tanti anni di proteste e denunce».
Anche il portavoce della Rete degli Studenti Medi, Alberto Irone ha dichiarato: “Il Tar del Lazio oggi ha accolto i maxi ricorsi che abbiamo presentato lo scorso maggio insieme all’Udu. Siamo partiti dal caso di Bari, quattro plichi mancanti e non uno come avevano precedentemente detto, che hanno alterato la par condicio del concorso; da lì è partita la fuga di notizie e grazie al codice del compito e al vizio dell’anonimato vi è stata una fuga di notizie e un cocktail micidiale che ha inciso su una graduatoria nazionale».
Un risultato importante che sicuramente costringerà il ministro a cambiare le regole di un concorso che, ogni anno, vede migliaia di studenti prendervi parte.