Le scadenze dell’IMU e dalla TARI sono sempre più vicine, vediamo di quali agevolazioni si può godere anche per la seconda casa. Prendiamo subito nota.
Con il prossimo mese di dicembre si avvicinano le scadenze IMU (Imposta municipale propria) e TARI (Imposta sui rifiuti) per l’anno in corso. Quindi degli appuntamenti importanti per i proprietari delle abitazioni e per quanti sono chiamati a versare queste imposte. In ambedue i casi si tratta di imposte gestite a livello locale, pur nel quadro delle legge stabilite dall’amministrazione centrale.
Sono le più importanti tasse sulle case, con l’IMU che rappresenta una tassazione sulla proprietà e la TARI l’imposta per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Esistono per entrambi delle riduzioni o addirittura esenzioni dal versamento, ma occorre verificare attentamente la normativa nazionale di riferimento e il regolamento vigente a livello locale.
Per iniziare verifichiamo la possibilità di esenzioni per l’IMU, soprattutto per quanto concerne le seconde abitazioni. Va detto immediatamente che l’esenzione principale a questa imposta riguarda la prima abitazione, purché non rientrante nelle categorie catastali delle abitazioni di lusso.
L’IMU si paga essenzialmente per le seconde e successive abitazioni, anche se non mancano casi di riduzione dell’importo da versare o addirittura di esenzione completa. Una categoria di seconda casa che paga l’IMU in misura ridotta è quella delle abitazioni vuote o disabitate, anche se occorre sempre controllare i regolamenti locali per evitare sorprese.
Le case inagibili o inabitabili hanno una riduzione del 50% che scatta dopo autodichiarazione certificata da un tecnico abilitato. Stessa riduzione per gli immobili storici o di valore artistico. In caso di affitto a canone concordato della seconda casa, l’IMU si riduce al 75%. Mentre con la casa data in comodato d’uso a figli o genitori (Il comodante deve avere una sola casa e risiedere nello stesso comune) l’IMU è ridotta al 50%.
Infine i pensionati non residenti in Italia hanno una riduzione dell’IMU del 50% e di 2/3 della TARI se in possesso di requisiti specifici. Esenzione completa per l’ex casa coniugale assegnata dal giudice al genitore affidatario dei figli, questo ha diritto all’esenzione anche on essendo il proprietario dell’immobile. Per quanto riguarda la TARI sulla seconda casa l’esenzione si ottiene solo in caso di inutilizzabilità verificabile dell’immobile.
La seconda casa deve essere disabitata e inutilizzabile, quindi non può produrre rifiuti. Tuttavia questa condizione deve essere verificabile. La casa è inutilizzabile in mancanza di collegamenti alla rete elettrica, fognaria o idrica, oppure deve essere inagibile. Le riduzioni della TARI per uso abitativo stagionale sono poche e poco significative, conviene controllare sempre i regolamenti locali.
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