A cura di Angelo Capotosto.
Juventus – Chievo 3-1 (17’ Asamoah 29’ Marchisio 51’ Caceres (A) 58’ Llorente)
Tattica: Pilota automatico per la Juventus di Antonio Conte che guadagna agevolmente i 3 punti contro un Chievo che non può nulla al cospetto della vecchia signora. Nonostante l’ampio turnover in vista dell’Europa League la capolista gioca in scioltezza e non è sembrata mai in difficoltà se non nei 7 minuti fra l’autogol di Caceres e il gol della sicurezza di Llorente. La reazione dopo il mezzo passo falso di Verona non è tardata ad arrivare e i numeri della Juventus continuano ad essere impressionanti con la dodicesima vittoria in casa di una squadra che fra le mura amiche non ha rivali in tutta la Serie A. Il Chievo non ci ha mai creduto e nonostante un 3-5-2 molto chiuso con uno Stoian schierato dal primo minuto proprio per sfruttare la sua spiccata velocità non è mai riuscito a ripartire e a prendere in contropiede la squadra bianconera. Ottime le prestazioni di Vidal, Marchisio e di un Asamoah che ha fatto il solco sulla fascia sinistra. Per il Chievo prova incolore di tutta la squadra con un Guana che vince a mani basse il premio di peggiore in campo.
Mente: Antonio Conte non sbaglia due partite di fila. Il ritiro “punitivo” imposto alla squadra il giorno dopo la partita con l’Hellas ha fatto drizzare le antenne di tutti i giocatori che si erano un po’ rilassati pensando di avere già lo scudetto in tasca. Un martello come il mister pugliese non può non averlo notato e ha riportato tutti nei ranghi imponendo la giusta concentrazione. Per quanto riguarda il Chievo l’involuzione di gioco è evidente, ma siamo sicuri che la pacatezza e l’intelligenza di Corini sapranno guidare la squadra gialloblu verso una salvezza tranquilla.