Tattica: Un gol del rientrante Samuel consente all’Inter di guadagnare 3 punti che mancavano ormai da qualche giornata. Sono lontani i tempi di un girone fa quando la squadra nerazzurra veleggiava nelle zone nobili della classifica e schiantava la squadra emiliana con un roboante 0-7 a domicilio, sicuramente il punto più alto della gestione Mazzarri. La squadra milanese fa di necessità virtù e davanti ad un Sassuolo rinnovatissimo dopo il mercato di gennaio riesce a condurre costantemente la partita nonostante una condizione fisica e mentale ancora precaria. Il Sassuolo schierato dal tecnico Malesani non riesce minimamente ad impensierire la retroguardia interista e con 5-3-2 molto abbottonato lascia troppo campo fra le punte e il resto della squadra. Questo atteggiamento rinunciatario rinsalda gli animi dei giocatori nerazzurri che avendo sempre il pallino del gioco devono solo avere la pazienza di trovare il varco giusto. Buona la partita di Hernanes all’esordio con la sua nuova maglia e del solito instancabile Palacio che ha messo a ferro e fuoco la lenta difesa emiliana che è apparsa francamente da serie B.
Mente: L’inter è nel peggior momento della sua stagione e non poteva trovare avversario più abbordabile per ritrovare quell’autostima che l’ha contraddistinta nella prima parte di campionato. Le sicurezze devono essere piano piano ritrovate e non c’è medicina migliore della vittoria per lavorare di settimana in settimana con serenità e con ritrovato entusiasmo per centrare agevolmente la qualificazione in europa league. Per quanto riguarda il Sassuolo, a nostro avviso, l’esonero di Di Francesco è stato perlomeno prematuro vista la classifica e il gioco espresso dalla squadra sotto gli insegnamenti del Mister di Pescara. Seconda sconfitta in due partite per Alberto Malesani e se dovessimo dare un consiglio alla dirigenza del Sassuolo suggeriremmo di richiamare al più presto l’ex Mister Di Francesco che sembrava avere un controllo maggiore dello spogliatoio emiliano, apparso questa sera sfilacciato e nervoso.
