A cura di Angelo Capotosto
Napoli – Juventus 2–0 (37’ Callejon, 81’ Mertens)
Tattica: Un grande Napoli batte forse la peggior Juve vista quest’anno in campionato. Orfana di Tevez e fuori condizione la Juventus di Conte non ha mai dato l’impressione di poter impensierire gli azzurri di Benitez che hanno giocato con agonismo, lucidità e soprattutto con un equilibrio tattico che mai avevamo visto così spiccato nel Napoli di quest’anno. E’ difficile capire dove cominciano i meriti del Napoli e dove finiscono i demeriti della Juve, fatto sta che non c’è stata partita e, come stiamo dicendo da qualche settimana nella nostra rubrica, nel serbatoio bianconero si è accesa pericolosamente la spia rossa della riserva.
I migliori in campo sono stati Callejon e Insiegne che sugli esterni hanno fatto saltare continuamente gli automatismi della difesa juventina mentre nella Juve un ottimo Lichtsteiner e un Buffon in forma mondiale non sono bastati a tenere a galla i propri compagni anche perché le prestazioni di uno statico Llorente, di uno spento Vidal e di un inguardabile Isla hanno reso impossibile la serata juventina.
Mente: Una preparazione alla partita stile Champions quella organizzata da Rafa Benitez in questi giorni tanto da permettere ai suoi giocatori di sfoderare le tre “C” di un vecchio detto spagnolo: cabeza, corazon e co..nes, tradotto: testa, cuore e…attributi (diciamo così). Perfetto nella gestione di una squadra che sta costruendo con pazienza e che, a nostro avviso, con qualche innesto giusto (Mascherano, Vermalen ed un vice-Higuain) potrà giocarsi lo scudetto fino all’ultima giornata. Per quanto riguarda la Juventus, il calo fisico e mentale dell’ultimo mese è sotto gli occhi di tutti. L’ossessione dei record, il poco turnover e qualche infortunio di troppo stanno rallentando pesantemente il motore bianconero anche se, a nostro avviso, difficilmente, la squadra di Antonio Conte non raggiungerà lo scudetto dell’ufficiale terza stella.