Milan-Fiorentina 0-2 (27’ Vargas 73’ Valero)
Tattica: Allegri schiera il Milan con il 4-3-3 che in fase difensiva diventa un 4-5-1 con Birsa e Kakà che rientrano sulla linea del centrocampo per bloccare le fasce fiorentine. Con questo modulo l’anno scorso la squadra rossonera è riuscita a rimontare per poi occupare la terza piazza che voleva dire Champion’s League. Quest’anno dati i ritmi forsennati delle prime della classe l’impresa sembra impossibile e tutto l’ambiente è quasi rassegnato. La presenza in difesa di Zaccardo che ricorda Nesta solo per i capelli lunghi è l’ennesimo colpo al cuore per ogni tifoso milanista che cerca di sostenere la propria squadra senza neanche più troppa convinzione. Continua il momento no di Balotelli e l’unico a provare a scuotere i compagni sembra Kakà, per altro con scarsi risultati. Di fronte c’è stata una fiorentina cinica che orfana di Cuadrado squalificato ha eseguito alla perfezione le direttive di Mister Montella. Pressing alto che impedisce al milan di impostare e ripartenze veloci con l’interessantissimo attaccante brasiliano Matos. Si sa che quando piove grandina e purtroppo per il milan la partita è stata decisa da due episodi sfortunati che hanno spianato la strada della vittoria alla viola. Va bene la sfortuna, ma un Milan che non riesce mai ad impensierire il portiere avversario non si vedeva dai tempi di Bogarde e Kluivert. Migliori in campo Borja valero ex-aequo con Gonzalo Rodriguez che annulla Balotelli che per la verità sta dimostrando in questo scorcio di stagione quanto sia ancora un giocatore immaturo soprattutto nel gestire periodi delicati.
Mente: La partita l’ha vinta la squadra più tranquilla, pur senza sfoggiare una prestazione da consegnare ai posteri. La fiorentina spagnola fa girare il pallone pazientemente e mantiene i nervi saldi facendo saltare molto presto quelli dei giocatori rossoneri. Il Milan è una squadra triste, e come abbiamo detto più volte, costruita senza un progetto ben definito e ormai quasi allo sbando. La sorte di Allegri sarà decisa nelle prossime partite, ma non crediamo che il problema sia soltanto la guida tecnica. Dopo la carota e i toni bassi di Adriano Galliani si è passati al bastone del ritiro che parte da oggi fino a data da destinarsi.
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