Roma – Torino 2-1 ( 41’ Destro, 52’ Immobile, 91’ Florenzi)
Tatticamente: Partita scorbutica per la Roma di Rudi Garcia questa sera all’olimpico contro il toro del capocannoniere Immobile e dello sgusciante ex lupacchiotto Cerci. Nonostante l’assenza dei lungodegenti Strootman e Balzaretti e del pilastro difensivo Benatia la Roma ha dimostrato di essere squadra, di saper soffrire e di colpire proprio nel momento decisivo, dopo per altro aver rischiato di prendere gol da Glik che ciabatta a due passi dalla porta. Il Torino ha giocato la solita partita da trasferta, con 9 giocatori sotto palla e i 2 leader dell’attacco designati a ripartenze veloci e incalzanti. Un plauso particolare a Toloi che, pur colpevole sul gol di Immobile, non ha sfigurato e ha tenuto bene insieme a Castan: all’esordio da titolare non era facile. Ottima la partita anche di Destro sempre più bomber (Prandelli dovrebbe tenerne conto) e di un Nainggolan che si comporta già da leader del centrocampo pur essendo arrivato solo 2 mesi fa. Nel Torino spicca come al solito lo scugnizzo Immobile, in una condizione psico-fisica che in questo periodo lo porta a tramutare in gol tutto ciò che tocca.
Mente: Potevano esserci non poche trappole per la squadra giallorossa in una serata come questa, ma Mister Garcia sta dimostrando di avere in pugno la situazione e di avere i tempi tecnici e mentali non solo dello spogliatoio, ma dell’intera partita. Mourinho quando voleva (e vuole) vincere a tutti i costi seguiva un’equazione matematica: Devi attaccare? Metti dentro più attaccanti possibili! E anche il Mister della Roma la pensa esattamente così avendo finito la partita con Destro, Gervinho, Ljajic, Florenzi Pjanic e Bastos, tutti dentro a cercare il gol che può valere il secondo posto e, perché no, che alimenta le residue speranze scudetto. Su Ventura ci siamo già espressi e, anche se è un allenatore non proprio amato qui a Roma, non si può certo negare lo straordinario campionato del suo Torino in cui si stanno valorizzando alcuni giocatori patrimonio del calcio italiano come Cerci, Immobile e Darmian. Magari l’anno scorso la squadra granata giocava meglio ed era più spettacolare, ma forse in Italia un atteggiamento più difensivista paga molti più dividendi e la classifica attuale è lì a testimoniarlo. Purtroppo per noi, aggiungerei.