“Piuttosto che comprare anonimi filetti già puliti e imbustati che arrivano dai mari africani o asiatici rivolgetevi alla vostra pescheria di fiducia e il pesce appena acquistato, possibilmente azzurro pescato nel nostro mare solo poche ore prima, fatevelo sfilettare davanti. Solo così avrete la certezza di portare in tavola un alimento veramente prezioso, autenticamente locale e fonte di salute”.
Dario Venerelli, presidente della Cooperativa dei Pescatori, celebra le proprietà del pesce di Terracina nella diretta televisiva di Agorà, in onda ieri mattina su RaiTre, duettando con lo chef Andy Luotto e gli altri ospiti in studio. La località pontina è stata la regina della puntata che ha sollevato il velo sulle truffe e gli inganni che, spesso, si consumano ai danni degli ignari consumatori che nell’acquistare prodotti ittici finiscono per scegliere i pezzi venduti in offerta promozionale senza tuttavia leggere con attenzione le etichette. “Il pesce importato dall’estero, in particolare quello pescato oppure allevato nelle acque territoriali di alcuni paesi asiatici, è di dubbia qualità. Per non dire del danno economico causato al comparto nazionale della piccola pesca.
A Terracina, solo con tanta fatica – ha spiegato Venerelli – stiamo ricostruendo, anche grazie alla cooperazione, un settore messo in ginocchio dalla concorrenza sleale e da normative europee non sempre condivisibili”. Oggi la Cooperativa Pescatori, affiliata Uecoop/Coldiretti, ha salvato un patrimonio storico e ricreato economia e lavoro attraverso la filiera corta, in un circuito che dal mare porta il pesce in tavola, già cotto e pronto al consumo”.
La diretta di RaiTre, iniziata al porto, è proseguita in pescheria. “È un cattivo affare comprare pesce che, arrivando da migliaia di chilometri di distanza, ha perso ogni proprietà nutrizionale. Chi sceglie il prodotto locale, con meno di 20 euro può mettere in tavola un pasto per quattro persone a base di pesce locale, ricco di qualità. Un antipasto di cozze, un primo alle alici e un secondo a base di triglie, tutto pescato a Terracina, costa al massimo 18 euro. Soldi spesi bene – conclude Venerelli – perché si compra pesce eccellente e si sostiene l’economia cittadina”.
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