Questa mattina, in Regione Lazio, si è svolta la programmata riunione per la presentazione del progetto definitivo per la messa in sicurezza del Monte Cucca, pianificazione tecnica propedeutica all’avvio dei lavori per la riapertura della stazione ferroviaria di Terracina. All’incontro ha partecipato il sindaco Nicola Procaccini, l’assessore Emilio Selvaggi, i responsabili di Rfi, l’ingegnere Dante Novello del Demanio della Regione Lazio, e Raniero De Filippis, direttore del Dipartimento Istituzionale e Territorio della stessa regione.
“Da questo programmato incontro, nel corso del quale è stato presentato il progetto esecutivo da parte di Rfi – afferma il sindaco di Terracina Nicola Procaccini – si è dato atto che si stanno rispettando i tempi annunciati, ed entro il 30 novembre la Regione Lazio convocherà la conferenza di servizi per indire la gara di appalto”. “Le opere da realizzare – spiega il sindaco – consisteranno nel costruire una barriera protettiva che si snoderà lungo l’asse del tratto ferroviario posto alle pendici del Monte Cucca, lavori che dureranno circa sei mesi, ma abbiamo la fondata speranza di poter riaprire la ferrovia all’inizio della prossima stagione estiva e non al termine della stessa, come inizialmente previsto”.
“La certezza, in ogni modo, è che gli atti amministrativi stanno procedendo secondo i piani prestabiliti, mentre la Regione Lazio ha già stanziato le somme necessarie per i lavori che riguardano il dissesto idrogeologico, quindi la messa in sicurezza dei tratti più rischiosi – conclude – All’interno dello specifico capitolo di bilancio è stato inoltre previsto anche il finanziamento per l’opera che riguarda il Monte Cucca: ovvero a messa in sicurezza del tratto ferroviario. Mi corre l’obbligo ringraziare tutti gli enti che stanno attivamente collaborando, e un doppio plauso lo voglio indirizzate nei confronti del Comitato dei pendolari, il quale sta svolgendo una continua e meritoria attività di pressione popolare per la soluzione della problematica, il tutto nell’interesse dell’intera cittadinanza”.