Prima le rapine e ora gli attentati agli automobilisti in transito. Vecchi elettrodomestici piazzati in mezzo alla Pontina con l’obiettivo di provocare incidenti e sassi contro le auto. Una situazione esplosiva, che rischia di provocare qualche dramma, quella che si sta registrando nei pressi del campo nomadi di Castel Romano, tra Pomezia e Roma, e su cui ora sta indagando la stradale di Aprilia. Azioni di cui sarebbero responsabili i rom dell’insediamento.
Il campo di Castel Romano, sorto ai margini della Pontina, è finita spesso al centro di inchieste compresa quella su Mafia Capitale. Dalla scorsa estate, inoltre, il campo sta rappresentando una minaccia per gli automobilisti che percorrono la 148. Inizialmente il problema è stato quello delle rapine ai danni di quanti si fermavano a fare rifornimento self service nella vicina area di servizio, episodi che, un mese fa, hanno portato gli investigatori del commissariato di Spinaceto ad arrestare tre minorenni rom. Poi, da un mese circa, sono iniziati gli “attentati” agli automobilisti. Ignoti hanno piazzato sulla carreggiata vecchi elettrodomestici, che hanno causato anche due incidenti. Un bus di linea ha rischiato di ribaltarsi dopo che l’autista si è visto lanciare contro una carrozzina e, infine, è iniziato il lancio di sassi di rilevanti dimensioni contro le auto in transito, uno dei quali, la notte scorsa, ha centrato il finestrino di un’utilitaria.
Il tiro a segno è proseguito anche ieri. La stradale di Aprilia, allertata dagli automobilisti, sta indagando. E dalle testimonianze raccolte gli uomini del comandante Massimiliano Corradini è stato appurato che ad agire sarebbero appunto gli ospiti del campo, quasi tutti bambini tra gli 8 e i 12 anni, soggetti dunque difficilmente punibili e sfruttati dagli adulti per compiere reati. La Procura di Roma è già stata informata. Intanto percorrere la Pontina è diventato un incubo.
fonte :repubblica.it