Cosa prevede la legge per chi rifiuta di sottoporsi al test salivare antidroga? Ecco a cosa va incontro chi non vuole fare il drug test.
Dopo la stretta sulle sanzioni introdotta dalla riforma del Codice della strada voluta dal Ministro delle delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini alcuni automobilisti si chiedono quali conseguenze ci siano per il conducente che rifiuta di sottoporsi al drug test perché convinto magari che non ci sia motivo per farlo non essendosi messo alla guida sotto l’effetto di stupefacenti.
Insomma: a cosa va incontro chi non collabora con le forze dell’ordine e si nega al test salivare antidroga che mira a accertare se il conducente del veicolo può essere accusato di reato per la guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, come previsto dall’articolo 187 del Codice della strada?
Test salivare antidroga: quali conseguenze scattano per chi si rifiuta di farlo
Prima di tutto bisogna sapere che alla polizia non serve un motivo valido per sottoporre un conducente al test antidroga, esattamente come accade con l’alcoltest. È lo stesso codice stradale (al comma 2 del summenzionato articolo 187) a dare questo potere di discrezionalità alle forze dell’ordine.
Da sempre la legge e la giurisprudenza equiparano il rifiuto ingiustificato di sottoporsi al test antidroga alla positività conclamata. In sostanza chi si nega alle analisi sottraendosi al drug test riceve la stessa condanna penale di chi ha davvero commesso il reato. Chi rifiuta di fare il test salivare per la droga è colpevole di reato.
Per questo motivo le conseguenze sono le stesse previste per chi viene trovato positivo al test antidroga ovvero una salata sanzione pecuniaria, da 1.500 a 6.000 euro, e l’arresto da 6 mesi a un anno. Scattano inoltre la sospensione della patente (da 6 mesi a 2 anni) e il ritiro della stessa, oltre che il divieto di conseguirla almeno per 3 anni.
Non è finita qui: è prevista anche la confisca del mezzo di trasporto. Conviene dunque sottoporsi comunque al test antidroga. In caso di rifiuto, è il caso di ribadirlo, verremo incriminati anche se non siamo in alcun modo colpevoli perché non abbiamo assunto alcun tipo di droghe. Né vale richiamarsi alla legge sulla privacy, che in questo caso non vale.
Attenzione anche a chi pensa di cavarsela manomettendo il campione salivare. Chi volesse fare il “furbo” cercando di sostituire la propria saliva con quella di un’altra persona commetterebbe a sua volta un reato. Le sanzioni sono le stesse previste per chi rifiuta di fare il test salivare antidroga.