La Polizia di Stato – Questura di Latina è particolarmente attenta alle problematiche che afferiscono i soggetti più vulnerabili, tanto che, presso la Squadra Mobile è stata individuata dal Ministero dell’Interno una specifica Sezione composta da personale altamente specializzato nella trattazione dei reati contro la persona ed in particolare di quelli commessi contro i cosiddetti “soggetti deboli”, consumati in ambito intrafamiliare, nei confronti di donne e minori, e per i quali il legislatore ha recentemente emanato nuove direttive confluite nel c.d. Codice Rosso.
Il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Latina guidata dal Procuratore Capo Giuseppe DE FALCO e dal Procuratore Aggiunto Carlo LASPERANZA, che hanno redatto delle linee guida e dei protocolli tali da rendere l’intervento delle Forze dell’ordine e della magistratura sempre più efficace e rapido, hanno consentito di eseguire un elevato numero di misure cautelari a tutela delle parti offese.
In tale contesto nel pomeriggio di ieri, i poliziotti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Latina nei confronti di N.R. nato in Tunisia nel 1964 pregiudicato. La misura cautelare è l’epilogo di un’attività di indagine dei poliziotti della Questura, che ha evidenziato i comportamenti violenti dell’uomo, consistenti in ripetuti maltrattamenti fisici e psichici ai danni della moglie. In particolare, nel settembre 2014, il tunisino, dopo essere rincasato ubriaco, senza alcun motivo, aggrediva e malmenava la moglie strappandole i capelli. Dopo questo ed altri episodi, il Tribunale di Latina nel 2018 condannava il 56enne tunisino a 2 anni per maltrattamenti in famiglia applicandogli la misura cautelare del divieto di avvicinamento che terminava lo scorso febbraio.
Da quel momento la donna subiva nuovamente dal marito tutta una serie di violenze e prevaricazioni fino a all’episodio certamente più allarmante di aprile 2020, quando la stessa, mentre faceva la spesa in un supermercato di Borgo Sabotino, veniva avvicinata dal N.R. che la minacciava dicendole: “ ti faccio fare una brutta fine….ti faccio passare una brutta vita”. La donna scappava all’interno della sua auto per timore di essere aggredita mentre l’uomo iniziava a dare pugni e calci al finestrino. Ieri per il pregiudicato tunisino è scattato l’arresto e si sono aperte le porte del carcere.
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