Trentamila euro. Gran bella cifra. Penseremmo che siano stati investiti nel sociale, le cui risorse, anche quest’anno, sono state ulteriormente impoverite o nella cultura, per realizzare progetti, per sostenere quelle famiglie che, altrimenti, non riuscirebbero a far studiare i proprio figli.
Niente di tutto ciò: il comune di Formia ha inteso destinarli, salvo emendamenti, alla sola parrocchia di Don Bosco.
Ebbene sì, la somma di trentamila euro è quella che troviamo dedicata, in un capitolo a parte della proposta di bilancio, alla sola parrocchia di Don Bosco. Proposta che, se non fosse incostituzionale, sembrerebbe agli occhi dei più maliziosi, ad un anno dalle elezioni, di dubbia interpretazione: l’articolo 8 della Costituzione Italiana, infatti, in combinato con gli articoli 10, 21 e 22 della “Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea”, dispone l’uguaglianza delle confessioni religiose.
Questa “elargizione” ad una sola parrocchia, dunque, appare poco equa ancor più nei confronti delle altre parrocchie presenti sul territorio.
Nulla da togliere a quest’ultima, ma quello che noi di Tilt Formia rivendichiamo è l’uguaglianza di trattamento nei confronti di tutti e di tutte: questa parte di proposta di bilancio, a noi, non sembra andare affatto nella direzione dell’uguaglianza. Non è nostra intenzione fare la guerra né ad una parrocchia, né ad una confessione religiosa, però non ci sembra corretto, ma, anzi, sospetto, che così tanti soldi vengano destinati ad una sola chiesa: ci chiediamo, del resto, cosa abbia Don Bosco di così speciale da dover dedicare soltanto a loro un così ampio budget.
Perché, invece, non dividere equamente questa somma fra tutte le parrocchie di Formia? Va da sé che, se ogni parrocchia, per par condicio, chiedesse la stessa somma che si vuole “donare” ad una sola, il bilancio di Formia verrebbe dissestato da cotanta generosità.
Un dato politico, però, è certo ed incontrovertibile: all’interno della maggioranza, su questi trentamila euro, i consiglieri dei vari gruppi si stanno facendo la guerra.
C’è chi propone una diversa destinazione di quel danaro e chi, invece, in seno alla maggioranza propone un aumento di capitale per la parrocchia.
Insomma, a ben guardare, potremmo serenamente pensare che questo capitolo incostituzionale della proposta di bilancio potrebbe causare gravi problemi a questa maggioranza già vacillante.
Noi di Tilt Formia, in definitiva, auspichiamo un ripensamento su questa “donazione”: noi non chiediamo che sia per forza destinata ad altro, anche se sarebbe auspicabile, però chiediamo che tutto questo venga fatto secondo la legge e con equità: venga, questo contributo, equamente spartito fra le parrocchie. Se così non fosse, invece, ci troviamo costretti a chiedere che questa cifra venga impiegata per tutt’altro: molti, del resto, sono i problemi di questa città e questi soldi, pur non potendoli risolvere, potrebbero affievolirli.
Francesco D’Angelis, Referente Tilt Formia.
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